Napoli: bomba davanti all’abitazione di un pregiudicato, intervengono gli artificieri
Una bomba artigianale, che forse non è esplosa perché male confezionata. Lasciata davanti all'abitazione di un pregiudicato, per lanciargli un messaggio. Una intimidazione. È successo nella notte scorsa, tra il 10 e l'11 maggio, a Pianura, nella periferia ovest di Napoli, in una strada intitolata a due vittime innocenti di camorra, trucidate perché scambiate per guardaspalle del boss da un gruppo di fuoco rivale. Il presunto destinatario del segnale, che sarebbe arrivato dagli ambienti di camorra, è un ragazzo di 22 anni, sottoposto agli arresti domiciliari, con precedenti per rapina e droga. È stato lui ad accorgersi del pacco che qualcuno, intorno alla mezzanotte, aveva abbandonato in strada, davanti alla sua porta. Era parzialmente bruciato, c'era una miccia: probabilmente l'intenzione era di farlo esplodere ma qualcosa non ha funzionato. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e, una volta accertata la situazione, anche i militari dell'Arma del Nucleo Artificieri, che hanno provveduto alla messa in sicurezza della zona e hanno fatto brillare l'ordigno.
Per le operazioni di recupero e per la rimozione dell'ordigno è stato necessario bloccare via Castaldi e Sequino, allontanando i residenti e interdicendo il traffico alle automobili. I carabinieri sono rimasti sul posto circa tre ore, fino a cessata emergenza. L'ordigno è stato esaminato successivamente e sarebbe stato confezionato con polvere non infiammabile. Le indagini sono affidate ai carabinieri, che partono dai precedenti penali del ragazzo per ricostruire la matrice dell'intimidazione. Già negli anni scorsi la camorra di Pianura aveva usato ordigni a scopo intimidatorio, diverse bombe erano state ritrovate nel corso della recente faida tra il gruppo dei Mele e quello dei Marfella-Pesce.