Napoli, cancellano scritte contro la camorra: “Con noi ci mangiate, merde!”
Napoli, Rione Berlingieri, una zona che si estende per alcuni isolati, tra case popolari, una chiesa e giardinetti. In Via dello Stelvio campeggiava una scritta: "La camorra è una montagna di merda". La citazione a Peppino Impastato, quella frase così forte diventata "mainstream" anche grazie al film "I cento passi" di Marco Tullio Giordana, risale ad ottobre 2012, quando proprio in quella strada fu ucciso Gennaro Spina, un giovane del posto di 26 anni, ritenuto vicino al clan dei cosiddetti "Girati", in guerra aperta in quell'anno per il controllo delle piazze di spaccio dell'area nord. La reazione di parte della cittadinanza, in quella strada che era già stata teatro di morte nella grande faida del 2004, dove perse la vita Emanuele Leone (21 anni), fu veemente e orgogliosa. Uscì fuori quella scritta, un grido nel silenzio e nella solitudine della vita di periferia.
La risposta è arrivata con calma, come le migliori vendette, servite a freddo, e sullo stesso campo di battaglia con le medesime modalità. Un fatto inusuale, ugualmente desolante. "La camorra è una montagna di merda", adesso si legge a malapena, ma la risposta è invece è chiara, chiarissima: "Con la camorra ci mangiate, merde!".