Napoli, cancellato il Parthenope Village. La società: “Dedicato troppo tempo al Gay Pride”
La decisione del sindaco di Napoli Luigi De Magistris di cancellare il Parthenope Village dal lungomare della città sta lasciando dietro di sé una scia di polemiche. In un botta e risposta tra l'amministrazione e la società che si era aggiudicata l'appalto per il Village, la Pjevents, sono volate accuse e anche giustificazioni che tirano in ballo altri eventi, in particolar modo il Gay Pride dello scorso 11 luglio: sarebbe stato anche l'eccessivo impegno della Pjevents in questa manifestazione, infatti, a determinare le inadempienze e i ritardi che costituiscono le principali accuse del Comune alla società che gestiva il Village.
Cancellato il Parthenope Village. La società: "Troppo tempo al Gay Pride"
Da una parte c'è il sindaco De Magistris: "È molto grave che ai bandi si presentino soggetti che non sono in grado di garantire quanto presentano. Noi siamo persone serie e non ci facciamo prendere in giro", ha detto tra l'altro il primo cittadino. Ma il direttore artistico della Pjevents, Diego Di Flora, ci ha tenuto a specificare le ragioni di una partenza a rilento del Village. In primo luogo la concessione del suolo, arrivata quasi 24 ore prima del Gay Pride. Una circostanza che ha costretto a rinviare l'inaugurazione e a far slittare tutta la programmazione artistica, che avrebbe dovuto cominciare l'11 luglio. Poi è stata sempre l'organizzazione del Pride, un evento non di competenza della società, a impedire alla Pjevents di concentrarsi sulla programmazione del Village: "Dopo aver dedicato troppo del nostro tempo ad un evento che non era il nostro, quello rimasto per la nuova inaugurazione del 18 era irrisorio ed altra scelta non ho avuto che programmare gli eventi di settimana in settimana", ha spiegato Di Flora.
Fino a mercoledì sera, quando è arrivata la notizia della revoca del Comune alla società. Che sottolinea come il palco sulla rotonda Diaz sia stato smontato in realtà alle 12, prima della decisione ufficiale della revoca. Le parole della Pjevents non hanno comunque convinto il Comune, impegnato adesso a organizzare un evento in sostituzione del Village almeno per la settimana di Ferragosto: il consulente ai grandi eventi del Comune, Claudio Magistris, si è già attivato, anche se il tempo stringe.