Napoli capitale delle sigarette di contrabbando: aumenta il consumo anche tra i minori
Aumenta pericolosamente il consumo delle bionde di contrabbando, soprattutto tra i più giovani. Nel 2014 in Italia si è registrato un incremento del consumo di prodotti illeciti del tabacco da parte dei minori soprattuto a Napoli, che si distingue per essere la la città in cui il fenomeno del contrabbando è più diffuso. I dati sono stati resi noti oggi durante la presentazione della seconda edizione di "Sos tabacco minori", campagna promossa dal "Movimento italiano genitori" Moige. in collaborazione con la Fit (Federazione italiana tabaccai). I dati dicono che nel 2014 la Guardia di Finanza ha sequestrato oltre 200 tonnellate di sigarette di contrabbando, una buona parte delle quali in Campania, con la denuncia di 6.744 persone. Circa la meta' dei sequestri ha riguardato le cosiddette "cheap white", sigarette prodotte in Cina, Russia, Emirati Arabi Uniti ed Ucraina "irregolarmente introdotte in Europa".
In base all'analisi di pacchetti vuoti raccolti per le strade, emerge che quelli di contrabbando sono 1 su 3 e in prossimità di scuole il dato raggiunge il 50 per cento. Significativo anche l'aumento del consumo di tabacco trinciato da parte di ragazzi adolescenti che assemblano da soli le sigarette da fumare. Secondo l'indagine "Giovani e fumo", 7 genitori su 10 considerano "molto" o "abbastanza" diffuso l'uso in Italia di sigarette illegali e per 4 genitori su 5 l'accesso dei minori al fumo di contrabbando è "piuttosto facile" e favorito dai prezzi più bassi. Sul fronte della vendita, emerge la maggiore consapevolezza dei tabaccai rispetto al divieto di vendita ai minori. "Sappiamo – ha detto Francesco Marigliano, presidente sindacato provinciale tabaccai Fit NApoli – che abbiamo l'obbligo di richiedere un documento che accerti la maggiore eta'. Noi ci atteniamo alla legge, ma e' improbabile che lo faccia chi vende tabacco illecitamente".