Napoli, cappelle funerarie smantellate e riassegnate illegalmente ad altri defunti
Loculi venduti illecitamente per un business da centinaia di migliaia di euro. La Guardia di finanza, su disposizione della Procura della Repubblica, sta procedendo in queste ore all'esecuzione di sequestri nel cimitero di Poggioreale. Nel mirino delle forze dell'ordine sono finite otto cappelle da settanta loculi, ognuno dei quali veniva venduto in barba alle leggi nazionali per un giro d'affari da capogiro. Destinatario del provvedimento di sequestro il noto imprenditore di pompe funebri Carmine Montuoro, indagato per truffa aggravata ai danni del Comune di Napoli.
L'operazione che ha portato al sequestro dei loculi è scaturita da una stretta collaborazione tra la Guardia di Finanza e l'ufficio Cimiteri del Comune. "Le indagini che hanno condotto all'esecuzione del sequestro – si legge in una nota della Procura – hanno preso origine dalle dichiarazioni rese da una cittadina francese poi sviluppate dalle indagini della Guardia di Finanza, dichiarazioni con le quali la donna denunciava che, durante una visita turistica in Italia, recatasi al cimitero di Poggioreale per visitare la propria cappella di famiglia denominata "De Grasset", aveva notato come fosse stata finemente ristrutturata e avesse subito un cambio di denominazione da "de Grasset" in "Santangelo IV'".
"Alla cappella – continua la nota – era impossibile accedere in quanto la tomba – appartenente alla sua famiglia sin dal Regno delle due Sicilie, in particolare ad un suo trisavolo militare al servizio del Re Ferdinando I di Borbone – era stata chiusa con un portone con chiavi diverse rispetto a quelle in possesso della donna". "Ad impossessarsi indebitamente della cappella era stato proprio Carmine Montuoro il quale, dopo averla abusivamente ristrutturata, aveva posto illegalmente in vendita i loculi così ricavati all'interno a singoli cittadini a prezzi decisamente superiori a quelli previsti dall'Ente pubblico e dalle congreghe religiose ed in violazione della normativa esistente". Non è la prima volta che i loculi finiscono agli onori della cronaca: sempre nel cimitero di Poggioreale esattamente un anno fa la Finanza scoperchiò la vendita dei loculi già occupati da salme arrecando un danno al Comune di Napoli pari a oltre tre milioni di euro.