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Napoli: chiude Loveri, storico negozio di strumenti musicali in via San Sebastiano

Lo storico negozio di strumenti musicali, nato nel 1880, lascia il posto ad una paninoteca. E così via San Sebastiano, una volta una vera e propria “via degli artisti” con i suoi tanti negozi musicali, diventa sempre più una strada “come tante”, con paninoteche e negozi comuni, là dove fino a poco tempo fa non era raro incontrare anche musicisti più o meno amatoriali.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Un altro pezzo storico di Napoli chiude i battenti. Il negozio Loveri, che dal 1880 vendeva strumenti musicali su via San Sebastiano, che con il suo proliferare di negozi simili e grazie alla sua posizione alle spalle del Conservatorio Musicale era considerata una sorta di "via degli artisti", si arrende e deve abbassare la saracinesca. Al suo posto, nascerà una paninoteca.

Via San Sebastiano, nel suo piccolo, è una strada che tutti i napoletani conoscono. Parte dall'incrocio con via Benedetto Croce e da Piazza del Gesù Nuovo, e sale fino a Port'Alba, sfociando su Piazza Bellini. Una strada tutta in salita, che costeggia il Convitto Vittorio Emanuele, il Liceo Genovesi, e naturalmente il Conservatorio Musicale. Lungo quella strada, non era raro incrociare artisti di strada e musicisti improvvisati. Così come non era difficile che i ragazzi che frequentano le scuole vicine si innamorassero di uno strumento musicale, ed iniziassero una loro carriera, più o meno amatoriale, nel mondo della musica.

Ma la magia di questa piccola arteria nel cuore di Napoli, lentamente si è spenta. Uno dopo l'altro, i negozi di strumenti musicali hanno iniziato a chiudere uno dopo l'altro. Qualcuno può puntare il dito contro la crisi, ma indubbiamente non si può negare che quella che una volta era la strada "musicale" di Napoli ha vissuto una sorta di gentrificazione alla rovescia. E così, là dove suonavano gli strumenti musicali più disparati, ora lentamente si va verso la pura e semplice trasformazione in negozi "di uso comune", come appunto le paninoteche (ma non solo), che incredibilmente anche in una città dove la pizza, la migliore del mondo, costa pochi euro, stanno spuntando come funghi. Non che queste, ben inteso, siano la causa della sparizione degli storici negozi di via San Sebastiano. Ma che in tutto il mondo, ed anche a Napoli, ciò che è "particolare" stia lentamente scomparendo per far posto a ciò che è "comune" in ogni città, è un dato di fatto.

"Loveri, Cerruti, Miletti, Caso, Prota ed Elettromusical di Arnaldo Assanti al Vomero", scrive Mario Coppeti, consigliere comunale di Napoli, su Facebook, "Era il tour inevitabile dei musicisti ed aspiranti tali, gli incontri ed il confronto con grandi e piccoli musicisti; la passione! Il naso appiccicato alle vetrine ed i sogni che la musica inevitabilmente diffonde. Fender, Gibson, Marshall, Montarbo, Semprini, Hollywood, erano i sogni più frequenti. Strumenti impossibili per le nostre tasche. Le cambiali, le rate pagate con le serate nei piccoli e grandi locali dove il sabato e la domenica si faceva musica. Arrivano altri prodotti; quelli dell'Est asiatico, dal Giappone, i grandi store dei centri commerciali ed infine Amazon e la rete; tutto cambia, si trasforma. È così! Bisogna accettare le regole della modernità ed in qualche misura adeguarsi. Ma quelle straordinarie vetrine, i nasi appiccicati ed i sogni che la musica alimenta restano in via San Sebastiano, luogo Magico per musicisti ed aspiranti tali. Grazie a Loveri per averci insegnato a sognare e spesso anche a suonare!"

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