Napoli, cittadinanze false per calciatori brasiliani: fermate quattro persone

Quattro indagati a Napoli nell'ambito di un'inchiesta su presunte cittadinanze false emesse, tra gli altri, anche per alcuni calciatori brasiliani. Con questa accusa i Carabinieri di Cisterna hanno fermato quattro persone, tra cui il responsabile dell'Ufficio di Stato Civile di un Comune del napoletano e il titolare di un'agenzia di disbrigo pratiche amministrative. A tutti gli indagati è stato imposta un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP di Nola, i divieti di dimora e di frequentare pubblici uffici a Brusciano.

Sono circa trecento le pratiche verso persone di origine brasiliana che, dietro compenso, ottenevano la cittadinanza italiana attraverso un giro di pratiche false in virtù dello ius sanguinis, pur senza averne i requisiti previsti della legge (la legge italiana prevede l'acquisizione della cittadinanza nostrana nel caso di nascita da un genitore, o con un ascendente, in possesso della stessa cittadinanza). Con questo sistema, veniva aggirata anche la normativa di tesseramento relativa ai calciatori extra-comunitari: almeno quattro i casi accertati, tra cui quello di Gabriel Boschilia, calciatore classe 1986 attualmente in forza al Monaco in Ligue 1 e già vincitore lo scorso anno del campionato francese oltre che di una coppa del Belgio con l'Anderlecht. Gli altri casi riguardano invece calciatori del campionato di Serie A e B di calcio a 5 italiano. Per gli indagati, le accuse sono di corruzione, falsità ideologica e materiale commessa da Pubblico Ufficiale in atti pubblici e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina