Napoli, coi bambini in tre sullo scooter, la proposta: multe, sequestro e ritiro patente
Il papà davanti, la mamma dietro e, al centro, spunta un piede, un braccio, una testolina: stretto tra i due genitori c'è anche un bambino. Senza casco, come se la presenza dei genitori lo proteggesse abbastanza mentre è in bilico. E, qualche volta, sullo stesso due ruote sono anche in quattro: l'altro bambino è davanti, i piedi sulla pedana e le manine strette sullo sterzo, in piedi. In certe zone di Napoli è consuetudine, come già denunciato da numerosi servizi giornalistici, così come è chiaro il rischio a cui si espongono i bambini: in caso di incidenti sono i primi che vengono catapultati a terra e il corpo dei genitori, che nelle intenzioni dovrebbe fare da protezione, li schiaccerebbe.
"Adulti e bambini, tutti insieme a bordo di scooter percorrono indisturbati le vie della città – denunciano Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale dei Verdi e il conduttore radiofonico Gianni Simioli – i più audaci riescono a sistemarsi anche in cinque e, senza casco, svirgolano nella caotica mobilità cittadina. Ci troviamo di fronte a casi di evidente incapacità dei genitori di saper svolgere il loro ruolo di educatori e soprattutto di sentinelle della cura e sicurezza dei figli. Il Governo intervenga con rigore per fermare questa deriva oppure si proceda ad approvare nuove norme che colpiscano direttamente questi genitori scellerati che trasportano i figli come fossero dei pacchi”.
La soluzione, proseguono i due, è il pugno duro: multe salate, ritiro della patente e sequestro del mezzo. Prima che, come già successo, a fare le spese dei comportamenti rischiosi dei genitori siano i bimbi piccoli.