Napoli, dal 7 al 9 dicembre stop alla vendita di biglietti per treni e bus
NAPOLI – Si prospetta un fine settimana di disagi per tutti gli utenti del trasporto pubblico del capoluogo campano. Le associazioni Confesercenti/Assotabaccai e Fenagi, insieme alle sigle Federazione Italiana Tabaccai/Confcommercio, Snag/Confcommercio e Sinagi/Cgil, hanno infatti deciso si proclamare uno stato di agitazione: dal 7 al 9 dicembre, infatti, interromperanno la vendita dei titoli di viaggio di treni e bus. L'agitazione è diretta conseguenza della decisione di Giraservice di ridurre l'aggio (la percentuale riconosciuta a chi riscuote per conto di enti pubblici) sulla vendita di biglietti e abbonamenti dal 3,5 al 3 percento. Questa mattina, associazioni e sigle sindacali hanno comunicato la decisione al Prefetto di Napoli, al sindaco Luigi de Magistris, al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, nonché alla stessa Giraservice, al Consorzio Unico Campania e alle due aziende del trasporto pubblico in città, Anm e Eav.
"È stata una decisione obbligata, diretta conseguenza dell’immobilismo della controparte. Continuiamo a non avere risposte, non sappiamo se può esserci un punto di contatto tra le nostre richieste e la posizione di Giraservice. Da tre mesi abbiamo chiesto chiarimenti, convocato riunioni, emesso comunicati ma non abbiamo sortito alcun effetto sulla questione della riduzione dell’aggio. Il guadagno dei nostri esercenti è già misero" ha dichiarato Vincenzo Schiavo, presidente di Confesercenti Interprovinciale. Associazioni e sigle sindacali, in una nota, hanno chiesto scusa all'utenza per i disagi derivanti dall'agitazione.
