Napoli di nuovo inondata dalle sigarette di contrabbando: sequestrate 2,5 tonnellate
Le dinamiche non sono più quelle di una volta con gli scafi blu alla Mario Merola che solcano veloci le acque del golfo di Napoli partendo da Santa Lucia per andare a rifornirsi di ‘bionde' dalle navi al largo. Ma una cosa è certa: il traffico di tle, tabacchi lavorati esteri, ovvero sigarette di contrabbando (tali perché non autorizzate dai Monopoli di Stato e dunque evasori dell'imposta sui tabacchi) è rifiorito a Napoli e non solo, come negli anni Settanta e Ottanta. Lo dimostra il maxi sequestro di 2 tonnellate e mezza di sigarette dei carabinieri di oggi. Per portare via quelle scoperte in un prefabbricato i carabinieri hanno dovuto usare un “muletto” meccanico. Le sigarette sono state scoperte in un capannone sulla Circumvallazione esterna, zona Casoria e nel box di un insospettabile napoletano. Lì i militari di Casoria hanno fatto irruzione in un prefabbricato nell’area in uso a una ditta edile da tempo inattiva. Nel capannone sono stati rinvenuti e sequestrati 240 cartoni contenenti 120mila pacchetti di sigarette, del peso complessivo di 2.400 chilogrammi. Dopo i necessari accertamenti è stato denunciato per contrabbando il custode dell’area, un 81enne di Sant’Anastasia già noto alle forze dell'ordine.
A Napoli, nel quartiere Pendino, il secondo sequestro, esattamente in via Cupa Pozzelle. I militari della compagnia Stella hanno arrestato in flagranza un 53enne del luogo incensurato che aveva in un box, accatastate, ben 500 stecche di sigarette (peso complessivo 100 chili), anche queste in attesa di consegna ai venditori su strada. L’uomo è in attesa di rito direttissimo.