Napoli, disoccupato pagato dai cittadini per pulire le caditoie: “Il Comune non lo fa”
Polemica a Napoli nei confronti dell'amministrazione di Palazzo San Giacomo dopo la denuncia di Enrico Cella, presidente dell'associazione "Vivere il Quartiere". Cella ha infatti mostrato in una foto un uomo impegnato a ripulire le caditoie (ovvero le "aperture" a bordo marciapiede e le grate che si trovano invece in strada e che servono a "raccogliere" le acque pluviali e quelle del lavaggio strade che scorrono in superficie per immetterle poi nella rete fognaria) che proprio per questo andrebbero ripulite per evitare che le ostruzioni (normalissime considerando che, durante il trasporto dell'acqua, questa porta con sé ogni tipo di rifiuto naturale o artificiale lungo il suo cammino) possano bloccare il flusso delle acque e creare quindi un intasamento.
Ma in realtà, fanno sapere i cittadini, sarebbero addirittura anni che il Comune di Napoli, né tantomeno la società che si occupa dell'erogazione idrica, non si occupa di questa pulizia su via Arenaccia. Ecco perché i residenti, esasperati, hanno deciso di ingaggiare un disoccupato, pagandolo, per fare questo tipo di lavoro. "Per pochi euro, pulisce le caditoie sostituendo i dipendenti comunali. Comune di Napoli ed Acqua Bene Comune latitanti, vergogna!", ha spiegato Enrico Cella diffondendo la foto dell'uomo, sopra i cinquanta, che pulisce le caditoie della via Arenaccia, "sfidando blatte e odori nauseabondi". Un'operazione che "dovrebbe essere svolta di notte e da personale comunale, munito di attrezzi specifici e di un mezzo di trasporto omologato per trasporto di rifiuti speciali", ha aggiunto ancora Cella, facendosi portavoce dell'esasperazione dei cittadini residenti in zona.