Napoli, doppia denuncia per spacciatore: anche per norme contro coronavirus
Denunciato perché trovato in possesso di stupefacenti, ma anche perché era in strada senza una valida motivazione. Quello di Secondigliano, area nord di Napoli, è il primo caso in cui il recente decreto del governo, che impone la permanenza in casa per limitare la diffusione del coronavirus, trova la sua applicazione anche contro la criminalità. A farne le spese è stato S. M., 20 anni, con precedenti di polizia. Gli agenti del commissariato di Secondigliano della Polizia di Stato, durante i pattugliamenti del territorio finalizzati anche a verificare il rispetto delle misure decise per l'emergenza da Covid-19, lo hanno notato sul corso Secondigliano, la strada principale del quartiere napoletano; alla vista della volante il ragazzo ha tentato di allontanarsi ma è stato raggiunto e bloccato.
Nel corso della perquisizione personale è stato trovato in possesso di una bustina di marijuana e di 40 euro, altra droga è stata rinvenuta nei pressi della sua abitazione, a poche centinaia di metri di distanza: nel vano dei contatori elettrici c'erano 41 bustine di marijuana e 20 involucri di cocaina. Il ragazzo è stato denunciato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e per inottemperanza delle prescrizioni del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, ai sensi dell'articolo 650 del codice penale.
Della "novità" aveva parlato Fanpage.it ieri mattina, 12 marzo: con le nuove disposizioni le piazze di spaccio dovranno fare a meno delle vedette, che potranno essere denunciate se trovate in strada anche nel caso non fosse possibile dimostrare il collegamento con lo spacciatore, e ci saranno problemi anche per i clienti che verrano sorpresi a girare per strada.