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Napoli e il progetto innovativo delle stazioni dell’arte: “Così la città diventa europea”

La linea 1 della metropolitana di Napoli e le sue stazioni dell’arte sono un progetto unico e innovativo in tutto il mondo. “Ogni anno 45 milioni di passeggeri usufruiscono di questo servizio che è una vera e propria esperienza emozionale”.
A cura di Redazione Napoli
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Tutte le grandi città hanno almeno una linea metropolitana. E Napoli non poteva essere da meno, ma nella città all'ombra del Vesuvio è stato fatto qualcosa di più. La linea 1 della metro, che collega la stazione centrale di Piazza Garibaldi con Piscinola, passando per il centro storico e il quartiere collinare del Vomero, non è infatti soltanto un mezzo di trasporto su rotaia, seppur fondamentale per la mobilità cittadina, ma è, grazie alle stazioni dell'arte, un vero e proprio museo all'aria aperta, realizzato grazie ai fondi europei, dove cittadini e turisti possono ammirare opere e installazioni di artisti e architetti di fama internazionale gratuitamente. "Abbiamo creato quello che chiamiamo un museo obbligatorio – ha spiegato Achille Bonito Oliva, critico d'arte nonché curatore del progetto delle cosiddette stazioni dell'arte -. Il pubblico è obbligato ad attraversarlo e si crea una familiarità della popolazione con un tipo di arte verso cui spesso si nutre scetticismo".

Non solo le fermate, ma anche il contesto urbano e l'esterno delle stazioni della linea 1 della metropolitana di Napoli sono ricche di arte e cultura. "Prima nelle opere pubbliche l'arte veniva vista come addobbo – ha continuato Bonito Oliva -, invece qui si innestano in un processo che fonda una forma multimediale. Esiste anche una sorta di palato dello sguardo, che produce nel tempo una degustazione. Inizialmente l'arte contemporanea vive intorno alle stazioni come un assedio, poi lentamente entra, buca la disattenzione collettiva e riesce a suscitare una curiosità" . Alla base di questo innovativo processo c'è sempre stato un obiettivo ben preciso. "Dovevamo fare di Napoli una città europea – ha dichiarato Ennio Cascetta, Presidente della Metropolitana di Napoli -. Da questa idea è nata l'ispirazione per la costruzione di questa linea, che a sua volta rappresenta l'eredità che questo secolo, questa generazione, lascerà alla Napoli del futuro".

L'intera linea è gestita dall'Anm, l'Azienda Napoletana Mobilità, di proprietà del Comune di Napoli, che si occupa del trasporto pubblico nel capoluogo campano. Come ha evidenziato Nicola Pascale, amministratore unico della società, "noi trasportiamo sulla linea 1 circa 45 milioni di passeggeri ogni anno attraverso una vera e propria esperienza di viaggio, grazie alla presenza di opere che sono destinate a cambiare la vicenda urbanistica. È un bene della città che richiede particolari cure. Ci sono quasi un milione e mezzo di turisti che ogni anno usano la linea 1 della metropolitana e di questi 176mila va a visitare le stazioni solo per ammirare la metropolitana, come se andassero al Museo Archeologico o a Capodimonte".

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