Lutto nel mondo dell'imprenditoria e della comunicazione napoletana: è morto pochi mesi dopo aver compiuto 60 anni Paolo Serretiello, fondatore ed editore di Radio Marte, l'emittente napoletana che negli anni si era "fatta da sola", come amava egli stesso ricordare. Lascia una moglie e due figli: Francesco e Chiara, rispettivamente di 20 e 17 anni. Serretiello è morto a causa di un male impietoso e rapido. Originario del quartiere di Materdei, figlio di un'antica famiglia di gioiellieri, di cui spesso ricordava l'origine avviata dal bisnonno che aveva una fabbrica di catenine d'oro, oggi Paolo Serretiello era presidente, amministratore delegato e direttore artistico di Radio Marte, che aveva fondato egli stesso quarant'anni fa, nel 1979, chiamandola così per una sua intuizione, perché in quell'anno era partita una navicella per Marte, il pianeta rosso.
La prima "base", negli anni gloriosi delle radio private italiane (a Napoli spuntarono come funghi decine di trasmissioni via etere) fu stabilita in casa di un amico, sempre a Materdei, come amava ricordare, prima di trasferirla nel 1981 in un sottoscala a vicoletto Costantinopoli 2, nella dependance di un locale. Poi, il successo. Tra i riconoscimenti ricevuti negli anni, anche quello di Cavaliere del Sacro Ordine Costantiniano. I funerali di Serretiello si terranno nella chiesa di Sant'Antonio da Padova ai Colli Aminei alle ore 12 di domani, venerdì 17 maggio.
Morto Paolo Serretiello, il cordoglio della città
"Paolo Serretiello era un editore attento alla vita della città e la raccontava attraverso le frequenze della sua radio, che era una delle sue ragioni di vita. Mancherà al mondo della radio, di tutte le radio": questo il cordoglio di Luigi De Magistris per la scomparsa di Paolo Serretiello. Anche Ivan Zazzaroni, giornalista sportivo e da sempre amico di Paolo Serretiello, lo ha ricordato con un post su Instagram: "Non ce l'ha fatta. È morto un grande amico, un uomo rude e allo stesso tempo delicato. Autentico. Aveva creato un piccolo fenomeno radiofonico, Radio Marte, nella sua Napoli. Mi mancherà tantissimo", ha scritto Zazzaroni. Anche Gianni Simioli, che proprio su Radio Marte conduce con Francesco Borrelli il programma "La Radiazza", ha scritto poche ma lapidarie parole: "Paolo, ma perché", il post su Facebook prima di oscurare il proprio profilo con il nero del lutto.