Napoli è sporca? Colpa anche di ristoranti, friggitorie, pizzerie. Il Comune finalmente se n’è accorto
Operazioni continue, da parte delle forze dell'ordine, per contrastare lo sversamento illecito dei rifiuti. Al netto, infatti, dei problemi strutturali che possano condizionare l'emergenza (come ad esempio la chiusura temporanea di un termo-valorizzatore), c'è da registrare un incremento di inciviltà da parte dei comuni cittadini e dei piccoli esercenti (ristoranti, pizzerie, friggitorie), che si ostinano nonostante tutto a non voler seguire le regole ed a fare di testa propria per quanto riguarda il problema dei rifiuti, ignorando le regole sulla raccolta differenziata o abbandonando i rifiuti al di fuori dell'orario consentito, impedendone così la raccolta ed anzi facendo sì che l'immondizia resti sui marciapiedi a lungo, con tutti i rischi per l'ambiente e la saluta pubblica derivanti.
Tra le zone più controllate in questo periodo, la zona del Centro Storico, particolarmente ricca di turisti. A Piazza Trieste e Trento, tre bar sono stati sanzionati perché l'immondizia veniva gettata in unico cestino, invece di osservare la divisioni di carta, plastica ed indifferenziata. Stessa sorte per un altro bar e per un'attività di take-away di via San Carlo. Altri commercianti della ristorazione sono stati sanzionati per gli stessi motivi tra via Francesco Saverio Correra e via Trinità Maggiore. Altre attività sono state sanzionate a loro volta per aver abbandonato i rifiuti in strada nonostante in quella zona si effettui il ritiro porta a porta: tra i rifiuti abbandonati, manco a dirlo tutti non differenziati, anche un albero di Natale. Stessa sorte anche in via Duomo, dove un privato cittadino aveva gettato l'immondizia, consistente nella frazione organica, in un sacchetto nero di plastica non biodegradabile e non compostabile.