Napoli, furto nella libreria A&M Bookstore: vetrina sfondata e locali devastati
"Il nostro sogno è stato di rimanere qui, mettere le radici qui e fare qualcosa di costruttivo per la nostra città". Raccontavano così la loro iniziativa imprenditoriale Anna e Andrea, i due giovani titolari della libreria A&M Bookstore. Concetto innovativo, che ai libri unisce anche quello di un bar. Per far "sentire ognuno a casa", e con uno scopo anche sociale: pochi giorni fa hanno annunciato l'iniziativa di voler donare 150 libri ai ragazzi del carcere di Nisida. Ma oggi Anna e Andrea hanno trovato una brutta sorpresa. La sveglia di soprassalto alle sei e mezza del mattino, al telefono le forze dell'ordine: qualcuno aveva spaccato la vetrina della libreria e aveva devastato il locale, alla ricerca di qualcosa da rubare.
Mentre le indagini sono in corso, i due giovani imprenditori hanno comunicato su Facebook la brutta avventura, raccogliendo subito la solidarietà di tante persone che avevano conosciuto e apprezzato loro e il progetto che avevano messo in campo, di cui aveva parlato anche Fanpage.it in un video di metà febbraio.
"Noi vi ringraziamo per essere la Napoli che ti fa saltare dal sonno alle 6:30 con la notizia che ti hanno sfasciato il negozio – scrivono – vi ringraziamo per i danni recati a noi, due ragazzi che stanno 12 ore al giorno, 7 giorni su 7 a lavoro…perché emigrare proprio non ci piaceva e allora si, restiamo qui nella nostra Terra. Noi vi ringraziamo perché ancora una volta Napoli non ci delude e ci ricorda che ha due facce, quella del mare, del sole, dell’arte e della cultura. L’altra è quella che un ragazzo di 15 anni ha già una pistola. Vi ringraziamo per aver violentato casa nostra e aver violato i nostri diritti. Vorremmo dimostrare che esiste la Napoli bella, quella che siamo noi. Ci avete dimostrato che esiste la Napoli di merda, quella che siete voi!".