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Napoli, ginecologo e infermiera presi a pugni all’ospedale San Paolo, un denunciato

Un 33enne di Pianura, incensurato, è stato denunciato dai carabinieri per aggressione a pubblico ufficiale e interruzione di pubblico servizio: il 15 settembre è arrivato al Pronto Soccorso del San Paolo, nel quartiere napoletano di Fuorigrotta, pretendendo che la compagna saltasse la coda e ha preso a pugni un medico e una infermiera.
A cura di Nico Falco
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immagine di repertorio
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La compagna aveva avuto un leggero malore, ma lui di aspettare il turno non ne voleva sapere: veniva prima di tutti gli altri, di quelli che erano già in coda e anche di chi era più grave. Pretendeva di passare avanti e, quando gli è stato risposto che avrebbe dovuto attendere seguendo l'ordine del triage, ha preso a pugni una infermiera e un ginecologo. I carabinieri lo hanno identificato con veloci indagini e, 24 ore dopo l'aggressione, per lui è scattata la denuncia; si tratta di un 33enne incensurato di Pianura, quartiere della periferia ovest di Napoli, che ora dovrà rispondere di violenza a pubblico ufficiale e interruzione di pubblico servizio.

L'ennesima aggressione ai camici bianchi risale al 15 settembre scorso, è accaduta al Pronto Soccorso del San Paolo. L'uomo era arrivato nell'ospedale di Fuorigrotta insieme alla compagna, che lamentava un lieve malore. E, come spesso accade, aveva preteso che la donna venisse subito curata, passando davanti agli altri pazienti che erano in attesa del proprio turno, stabilito dagli infermieri in base alla gravità delle condizioni di salute. Ne è nata una discussione, sono partite le minacce e ad avere la peggio sono stati un'infermiera e un ginecologo del Pronto Soccorso, presi a pugni.

L'aggressione è stata fermata dall'intervento della suocera, madre della donna che si era sentita male, che ha afferrato il 33enne e l'ha trascinato lontano dai medici. Subito dopo il giovane è scappato ma è stato individuato grazie alle telecamere di videosorveglianza che avevano catturato la targa del suo veicolo. L'infermiera e il ginecologo, refertati, hanno riportato contusioni ed escoriazioni giudicate guaribili rispettivamente in sette e tre giorni.

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