Napoli, gli operai della Whirlpool in corteo sul lungomare fino al consolato Usa
Continua la protesta degli operai dello stabilimento Whirlpool di Napoli che si oppongono alla decisione dell'azienda di cedere la sede che sorge alla periferia orientale del capoluogo campano. E allora questa mattina un capannello di dipendenti – sono circa 420, in toto, quelli che rischiano il posto di lavoro – sono partiti da via Argine, dove sorge la sede di Napoli e si sono dati appuntamento all'esterno della stazione di Mergellina. Il corteo ha poi percorso il lungomare fino ad arrestarsi all'esterno del consolato degli Stati Uniti. Sempre con maglietta e striscioni con lo slogan "Napoli non molla", i lavoratori hanno gridato a gran voce: "Vogliamo il rispetto degli accordi, vogliamo il lavoro. L'accordo non si tocca. Whirlpool deve rispettare la nostra dignità".
"Il consolato Usa parli di noi a Trump"
Giunti al consolato, i lavoratori Whirlpool hanno chiesto a gran voce di essere ricevuti dal console generale Usa a Napoli, Mary Avery, che si è insediata da pochi giorni. I dipendenti dell'azienda di elettrodomestici hanno chiesto l'incontro affinché il console generale Avery potesse farsi portavoce dei loro problemi con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, ma non hanno ricevuto risposta.
Oggi sciopero degli operai Whirlpool in tutta Italia
Per solidarietà ai colleghi di Napoli, oggi tutti gli operai degli stabilimenti Whirlpool in Italia hanno scioperato per 8 ore. In Italia, l'azienda di elettrodomestici ha circa 5.500 dipendenti: oltre allo stabilimento di Napoli ci sono quelli di Cassinetta, Pero, Melano, Fabriano, Siena, Comunanza e Carinaro, per un totale di 8 sedi.