Cura per il Coronavirus, ecco i ricercatori del Pascale che ci lavorano a Napoli
"In questo momento di grande tensione, è doveroso un ringraziamento ai nostri angeli qui al Pascale". Lo scrive su Facebook il dottor Paolo Antonio Ascierto, oncologo e ricercatore, presidente Fondazione Melanoma e direttore dell'Unità di Oncologia Melanoma, Immunoterapia Oncologica e Terapie Innovative dell'Istituto Tumori Pascale di Napoli, punto di riferimento regionale per le terapie oncologiche.
"Sono loro – scrive Ascierto sulla propria pagina sul social network – che con la determinazione e l’umanità di sempre continuano a prendersi cura ogni giorno dei nostri pazienti affetti da melanoma che oggi più che mai hanno bisogno di supporto e rassicurazione. Grazie a tutto il team dell’Unità di Melanoma, Immunoterapia Oncologica e Terapie Innovative dell’Istituto Pascale, senza di voi non sarebbe lo stesso! #graziesempre".
Proprio dal Pascale, e dall'ospedale Cotugno di Napoli, era partita nei giorni scorsi la sperimentazione del Tocilizumab, un farmaco che viene solitamente usato nelle terapie oncologiche per limitare gli effetti collaterali provocati da alcuni farmaci immunoterapici e che è stato testato su alcuni pazienti affetti da Covid-19. Non agisce direttamente sul virus, ma ha mostrato di avere buoni risultati sulle infiammazioni delle vie respiratorie causate dal Sars-Cov-2. Dopo la sperimentazione a Napoli, il farmaco si sta dimostrando efficace nel trattamento della polmonite interstiziale anche in altre città italiane.
Intervistato da Fanpage.it, Ascierto aveva spiegato che il Tocilizumab "neutralizza l'interleuchina 6, la proteina che è il principale vettore dell'infiammazione polmonare prodotta dal Coronavirus, questo ci permette di far recuperare al paziente le sue capacità respiratoria in 24/48 ore, sono risultati molto importanti" e che il suo utilizzo "ci serve ad evitare i morti, consentendoci far uscire i pazienti dalla terapia intensiva e questo per noi è davvero molto importante".