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L'omicidio di Ugo Russo a Napoli

Napoli, il 15enne ucciso da un carabiniere aveva commesso un’altra rapina nella notte

Ugo Russo, il 15enne ucciso da un carabiniere nel centro di Napoli, aveva commesso un’altra rapina poco prima: i medici che lo hanno soccorso gli hanno trovato addosso un altro Rolex e una collanina. Ora le indagini mirano ad individuare la vittima dell’altro colpo, che potrebbe fornire indicazioni sulle ultime ore del ragazzo.
A cura di Nico Falco
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Ugo Russo, il 15enne ucciso da un carabiniere durante una tentata rapina
Ugo Russo, il 15enne ucciso da un carabiniere durante una tentata rapina
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Ugo Russo, il ragazzo di 15 anni che è stato ucciso da un carabiniere durante una rapina, aveva già messo a segno un altro colpo. Lo aveva fatto poco prima di quello che si è tramutato in tragedia: i medici gli hanno trovato addosso quella che sarebbe la refurtiva. Quando è arrivato al Pronto Soccorso dell'ospedale Pellegrini, poco dopo la mezzanotte, nelle tasche aveva una collanina e un altro Rolex. Ora le indagini mirano a identificare la vittima della prima rapina, per ricostruire le ultime ore del giovane e capire se si trattasse di un rapinatore seriale o se avesse colpito altre volte nello stesso quartiere.

Russo è stato colpito a morte nella notte tra il 29 e il 1 marzo, poco dopo la mezzanotte, in via Orsini, nella zona di Santa Lucia, nel centro di Napoli. Secondo la ricostruzione, insieme a un complice di 17 anni, ha tentato di rapinare un carabiniere in borghese che era in auto con la fidanzata. Mentre l'altro lo aspettava a qualche metro, pronto a ripartire, Russo si è avvicinato al finestrino lato guida e ha puntato la pistola nell'abitacolo. Gli spari sono arrivati subito dopo: due in rapida successione, altri due dopo una pausa di alcuni secondi, tempo nel quale il carabiniere sarebbe sceso dall'automobile e avrebbe premuto di nuovo il grilletto. Il ragazzo è stato colpito alla testa, è morto circa un'ora dopo in ospedale; il carabiniere, 23 anni, è indagato per omicidio volontario.

Il complice di 17 anni, bloccato dai carabinieri poco dopo e sottoposto a fermo, ha ammesso di avere tentato la rapina insieme al quindicenne. Quando si è diffusa la notizia della morte del 15enne i familiari hanno devastato il Pronto Soccorso del Pellegrini, rendendo necessaria la chiusura per alcune ore e il trasferimento dei pazienti; in nottata, poi, almeno quattro colpi di arma da fuoco sono stati esplosi contro la caserma Pastrengo, sede del Comando Provinciale dei Carabinieri di Napoli.

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