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Napoli, il boss Gennaro Pagnozzi muore d’infarto davanti al tribunale

Il boss della Valle Caudina, 77 anni, è stato stroncato sul colpo. Si trovava all’esterno del tribunale per assistere al processo per usura che lo vedeva imputato insieme al fratello e al cognato.
A cura di Valerio Papadia
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Il boss Gennaro Pagnozzi
Il boss Gennaro Pagnozzi

È morto all'età di 77 anni Gennaro Pagnozzi, boss della Valle Caudina, nell'Avellinese, attivo dagli anni Settanta e noto nell'ambiente criminale con il soprannome di "O' Giaguaro". Pagnozzi si trovava, nonostante malanni fisici dovuti all'età, all'esterno del Tribunale della Corte d'Appello di Napoli per assistere al processo che lo vedeva imputato per usura insieme al fratello Paolo e al cognato Gerardo Marino – per il quale in primo grado era stato condannato a otto anni di reclusione – quando è stato colto da un infarto che gli si è rivelato fatale. Il boss aveva già scontato, nel corso della sua vita, aveva già trascorso undici anni in carcere.

Gennaro Pagnozzi aveva cominciato negli anni Settanta, gettandosi subito nell'usura e nel contrabbando. Aveva poi subito allargato i suoi orizzonti criminali, stringendo alleanze con vari clan camorristici campani tra cui quello della Nco (Nuova Camorra Organizzata) di Raffaele Cutolo. Tra gli anni Ottanta e i Novanta, invece, era arrivata l'alleanza con i Casalesi, con i quali si era affacciato al traffico degli stupefacenti che gli aveva fruttato i primi grandi capitali da investire.

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