
Il Comune di Napoli sarà anche senza risorse, tanto da inscenare una pubblica protesta in piazza per chiedere denari allo Stato. Ma paga oltre 18mila euro per 9 mesi di ufficio stampa per la "Casa del Cinema" senza indire una gara per selezionare il giornalista adatto al ruolo. La determinazione dirigenziale è la numero 5 del 27 marzo di quest'anno: i 18.300 euro (15mila più iva) vengono attinti dal fondo finanziato con l'imposta di soggiorno, ovvero coi soldi che i turisti pagano per soggiornare in alberghi, bed and breakfast e case vacanza nel capoluogo partenopeo.
L'assessorato competente è quello alla Cultura di Nino Daniele: la Casa del Cinema è la struttura all'interno di Palazzo Cavalcanti in via Toledo, struttura che nelle intenzioni dell'Ente guidato da Luigi De Magistris, dovrà essere il punto di riferimento per cineasti operativi in città e per quelli che hanno intenzione di effettuare riprese a Napoli. «Consultato il catalogo del Me.Pa. (il mercato della Pubblica Amministrazione ndr.) non si è rilevata la presenza di un fornitore specifico per la promozione delle attività nel settore cinema e per l'ufficio stampa» si legge nell'atto del Comune di Napoli. Possibile? Possibile anche che non vi fosse la possibilità di un avviso pubblico che chiamasse a raccolta le offerte di più giornalisti professionisti e pubblicisti operanti in città ed esperti nel settore? Ad essere chiamata all'ufficio stampa con procedura di affidamento diretto è stata una giornalista napoletana che si è «particolarmente distinta nelle attività di comunicazione ed ufficio stampa di primaria importanza» che ha inviato direttamente un preventivo all'assessorato.
