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Napoli, il Parco Virgiliano devastato dal maltempo è chiuso da più di una settimana

Uno dei più grandi e belli polmoni verdi di Napoli, il Parco Virgiliano che si staglia sulla collina di Posillipo, è stato devastato dalla tempesta che ha colpito la città lo scorso 29 novembre – e che ha causato un morto – ed è ancora chiuso da allora. Il web si mobilita e propone di votare il parco come “luogo del cuore” Fai, che si propone di valorizzare i luoghi preda del degrado.
A cura di Valerio Papadia
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Alberi caduti nel Parco Virgiliano di Napoli
Alberi caduti nel Parco Virgiliano di Napoli

È passata ormai oltre una settimana dalla tempesta di vento e pioggia che si è abbattuta su Napoli lo scorso 29 ottobre e che ha provocato la morte di Davide Natale, ragazzo di 21 anni schiacciato da un albero a Fuorigrotta, quartiere della periferia occidentale del capoluogo campano. Il maltempo che ha devastato la città ha causato ingenti danni anche al Parco Virgiliano, grande polmone verde che si staglia sulla collina di Posillipo e dal quale si gode di una delle più belle viste di Napoli, dove molti alberi sono stati abbattuti dal vento e che, da allora, è ancora interdetto al pubblico per lo stato di degrado e per la pericolosità nel quale versa.

E allora, per cercare di salvare il parco verde cittadino, ecco che si è mobilitato il web. Sul suo profilo Facebook, la giornalista Donatella Bernabò Silorata ha proposto di votare il Parco Virgiliano come "luogo del cuore" nel censimento Fai, il Fondo ambientale italiano. I "luoghi del cuore" del Fai si prefigge l'obiettivo di riqualificare quei posti, sparsi su tutto il territorio italiano, che versano in stato di degrado e che hanno bisogno di essere nuovamente valorizzati e tornare agli antichi fasti. La giornalista, che all'interno del post documenta anche con alcune fotografie lo stato in cui versa il parco di Posillipo, allega anche un collegamento ipertestuale grazie al quale si può accedere direttamente al sito del Fai e votare il Virgiliano come "luogo del cuore": c'è tempo fino al 30 di novembre.

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