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Napoli invasa da cartelli in memoria dei migranti morti in mare

Diversi cartelli in memoria dei migranti morti in mare nella traversata del Mediterraneo sono apparsi per le strade di Napoli, unendosi a quelli già diffusi negli ultimi tempi. Cartelli anche sugli scogli di Mergellina, per ricordare e sensibilizzare l’opinione pubblica su un tema importante come quello dell’accoglienza.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Una vera e propria invasione di cartelli, per le strade, nei vicoli e perfino in riva al mare, per ricordare i migranti morti in mare. E' la piccola grande invasione avvenuta nelle ultime ore a Napoli, sull'onda di quanto già accaduto nelle settimane passate. Cartelli semplici, con scritte inequivocabili, per ricordare i migranti che sono morti negli ultimi mesi nella traversata del Mediterraneo, da sempre una rotta funestata da episodi del genere.

Anche sugli scogli di Mergellina sono comparsi questi fogli, molti dei quali senza nome ma solo una generica descrizione della persona da ricordare. Come ad esempio il cartello che recita "Il 5 agosto 2011 giunge al porto di Lampedusa un'imbarcazione con 370 persone. A bordo anche il corpo senza vita di una giovane donna di circa 25 anni, di probabile origine sub-sahariana". E l'hashtag #quiriposa, che fa da collante all'intera iniziativa. Proprio l'Africa sub-sahariana, ovvero al di sotto dell'immenso deserto che "divide" l'Africa mediterranea (Marocco, Algeria, Tunisia, Libia, Egitto) è quella dalla quale arrivano la maggiore parte dei migranti, che dopo una traversata disperata nelle sabbie del Sahara, giungono per lo più in Libia dove, approfittando della guerra civile in cui è precipitata l'ex-colonia italiana, riescono a trovare i loro aguzzini che, promettendogli una vita migliore in Europa, li sottopongono a sevizie e torture, prima di portarli il più delle volte verso la morte nel Mediterraneo. Nigeria, Senegal, Guinea, Gambia, Sudan, Mali: ma anche l'Africa Nera, il cuore dell'immenso continente africano flagellato da guerre, fame e miseria nelle quali l'ha precipitato il colonialismo europeo. Sono solo alcune delle nazioni dalle quali provengono questi migranti dei quali molto spesso in Europa arriva solo il corpo senza vita e privo perfino del nome. E che a Napoli è stato deciso di "salutare" con dei cartelli per tutta la città, nella speranza di svegliare l'opinione pubblica su un tema importante come quello dell'accoglienza.

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