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Napoli, “La Buona Scuola ci deporta al Nord”: insegnanti protestano sotto la Prefettura

Docenti in piazza a Napoli contro la “Buona Scuola”: “Non vogliamo essere deportati da Sud a Nord, il piano di Renzi è ingiusto”. Tafferugli con la polizia.
A cura di Gaia Bozza
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Dieci, quindici, venti anni di precariato. A volte vicino casa, altre volte un po' più lontano. Figli a carico, famiglie già formate, persone di mezza età: è questa la platea che protesta stamattina sotto la Prefettura di Napoli. Ci sono migliaia di docenti (2mila secondo i sindacati) che dovranno spostarsi dalla Campania al Nord Italia: si tratta di coloro che hanno accettato il piano straordinario di assunzioni previsto dalla legge 107, la "Buona Scuola" e quindi hanno dovuto aderire alla mobilità straordinaria. "Le nostre famiglie sono smembrate – affermano i docenti in piazza – Questo ci dà numerosi problemi di sopravvivenza e anche sofferenze che si potevano evitare".

Ma la contestazione è su tutto l'impianto della "Buona Scuola": per gli insegnanti la mobilità è stata decisa in maniera iniqua: in alcuni casi ci si è trovati con persone che hanno meno punti, immesse in ruolo vicino casa e precari storici sbattuti a mille chilometri di distanza. Inoltre in questo piano di mobilità, protestano, non sono state giustamente considerate le persone che beneficiavano della legge 104, poiché il criterio scelto è quello delle "fasi": i docenti di fase A avevano la precedenza su quelli di fase B e di fase C, senza tenere nella giusta considerazione le disabilità all'interno delle famiglie. E ci si trova anche in casi limite, con madri che devono lasciare figli autistici e partire perché la cattedra assegnata è lontano da casa. Tra le richieste, c'è quella dell'ampliamento di disponibilità per le assegnazioni provvisorie di cattedra, "altrimenti sarà impossibile restare vicino casa e ci sarà una catastrofe sociale". In piazza hanno annunciato la loro presenza anche alcuni esponenti del Movimento 5 Stelle, tra i quali il deputato Luigi Gallo.

Intorno alle 12,  ci sono stati disordini e tafferugli con la polizia: una donna è svenuta e un'altra è caduta, perdendo i sensi. In seguito, come segnale distensivo le forze dell'ordine hanno tolto i caschi.

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