Napoli, la Croce Rossa non ha medici per le ambulanze, così va in difficoltà il 118

Diciotto turni saltati o "con efficienza ridotta" dal 3 al 25 luglio, quasi tutti per mancanza di medici o infermieri e con conseguenze di rilievo sul servizio di soccorso del 118: un turno non effettuato significa un'ambulanza in meno, un'ambulanza senza medico significa poter utilizzare il mezzo solo per le emergenze meno gravi. E così, dopo 20 giorni, è arrivata la contestazione: le "continue inadempienze da parte del personale di Croce Rossa Italiana mettono in grave difficoltà il servizio 118". La nota, datata 25 luglio, è stata inoltrata, tra gli altri, al presidente del Comitato Provinciale Napoli Croce Rossa Italiana, Paolo Monorchio, e al Commissario Straordinario dell'Asl Napoli 1, Ciro Verdoliva.
Nella lettera, in cui vengono richiamate le convenzioni che sono state stipulate tra la Centrale Operativa Territoriale del 118 e la Croce Rossa Italiana, vengono elencate le criticità che sono state registrate negli ultimi giorni. La più colpita è la postazione "Municipio": nei giorni 3, 5, 9, 10, 19, 22 e 23 luglio, nella fascia oraria 8-20 (e per il 9 luglio anche nella fascia 20-8), l'ambulanza era operativa, ma "demedicalizzata" per l'assenza del medico di turno, e quindi poteva essere utilizzata soltanto per interventi di minore gravità.
Il 7 luglio la moto sanitaria della postazione Piazza Trieste e Trento ha funzionato a singhiozzo per assenza di personale adeguato; la stessa postazione non era operativa il 20 luglio (8-20) e aveva avuto uno stop di poco più di un'ora il 24 luglio per problemi alla moto. Il 13 luglio è saltato il turno 8-20 della moto medica San Domenico per problemi al mezzo. Il 20 luglio la postazione Soccavo non era operativa nella fascia 8-20.
Il giorno 25 luglio, ieri, erano cinque le postazioni affidate alla Croce Rossa Italiana che non erano operative per problemi di personale: Soccavo, piazza Nazionale, Carlo III e due moto mediche.