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Napoli, la Finanza sequestra migliaia di libri fotocopiati in zona universitaria

La Guardia di Finanza ha eseguito controlli a raffica in copisterie da via Mezzocannone, nel centro storico di Napoli, e di Portici, nei pressi della Facoltà di Agraria. Sequestrati migliaia di libri fotocopiati e materiale per la riproduzione. Quattro cittadini, tutti napoletani, sono stati denunciati all’autorità.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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[Immagine di repertorio]
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Un vasto blitz della Guardia di Finanza in tutta la zona universitaria di Napoli, da via Mezzocannone fino a Portici, nel vesuviano, dove si trova la facoltà di Agraria. Sequestrati migliaia di libri universitari e diverso materiale per la riproduzione degli stessi, mentre sono scattate le denunce per i presunti responsabili di quattro di queste attività, tutti cittadini napoletani.

L'operazione è stata eseguita nei pressi delle sedi universitarie proprio in concomitanza con l'inizio dell'anno accademico, quando cioè la "richiesta" di volumi fotocopiati, particolarmente quelli il cui costo è particolarmente alto per gli studenti, è altissima. Il bilancio finale dei sequestri effettuati al termine dell'operazione della Guardia di Finanza, che è avvenuta tra via Mezzocannone, nel cuore della zona universitaria di Napoli, e la Facoltà di Agraria che si trova a Portici, comune del vesuviano alle porte del capoluogo partenopeo, è di duemila testi universitari circa, sia in formato cartaceo sia in quello elettronico, cinque fotocopiatrici professionali, due computer, un hard disk portatile ed un locale commerciale di circa quaranta metri quadrati. Il blitz ha riguardato quattro cartolerie-copisterie, tutte riconducibili a soggetti napoletani, i quali sono stati denunciati alla locale autorità giudiziaria per le violazioni previste dalla normativa di settore. Secondo infatti la legge 644 del 1941, e successive modifiche, è consentita "la riproduzione per uso personale di opere dell'ingegno effettuata mediante fotocopia, xerocopia o sistema analogo", previo il pagamento di "un compenso agli autori ed agli editori delle opere dell'ingegno pubblicate per le stampe". In ogni caso, la normativa vigente non consente di fotocopiare un intero volume, ma soltanto il 15% di ciascun testo.

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