La paura Coronavirus scatena risse: macchinista Eav preso a testate
Un viaggiatore ha aggredito un macchinista dell'Eav con una testata in faccia, durante una discussione nata per la scelta dell'azienda di installare delle catene divisorie di plastica per delimitare lo spazio attiguo alla cabina di guida. È successo nel pomeriggio di oggi, 10 marzo, nella stazione di Porta Nolana, lo rende noto attraverso il proprio profilo Facebook Umberto De Gregorio, presidente dell'Eav, che ha ribadito i motivi per cui si è scelto di installare le catene divisorie: si tratta di una misura per limitare, ove possibile, i contatti tra dipendenti e viaggiatori, in modo da ridurre i rischi di contagio da coronavirus e preservare il funzionamento dei mezzi pubblici.
"Un troglodita – commenta De Gregorio su Facebook – che evidentemente non ha capito che in caso di contagio di un nostro macchinista o capotreno, dovrebbero mettersi in quarantena decine di colleghi e questo potrebbe comportare la sospensione del servizio della circumvesuviana. L'ho detto e lo ribadisco: i nostri lavoratori stanno dimostrando un grande senso di responsabilità e di spirito di servizio. Rispettiamoli".
Contattato da Fanpage.it, De Gregorio ha confermato che, fortunatamente, il dipendente non è rimasto ferito in modo grave; un altro alterco c'era stato anche questa mattina, senza però arrivare all'aggressione fisica, per lo stesso motivo. In entrambi i casi, precisa De Gregorio, la motivazione non era il sovraffollamento e la riduzione dello spazio dovuta all'installazione della catenella: i vagoni erano quasi deserti, probabilmente i viaggiatori avevano perso la calma proprio perché quella separazione ha ricordato loro il pericolo di contagio e la situazione molto tesa che si sta vivendo in questi giorni.