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Napoli, laboratorio di ceramica per i malati oncologici

Laboratori di ceramica, lezioni di cucito e musica: ecco le attività del nuovo spazio ricreativo introdotto dall’Istituto Nazionale Tumori Pascale e realizzato anche grazie al contributo di volontari ed ex pazienti.
A cura di Angela Marino
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Per affrontare il difficile percorso della terapia e per rendere meno dura la degenza ospedaliera, l'Istituto Nazionale Tumori Pascale ha introdotto nelle corsie dei reparti uno spazio ricreativo dedicato all'arte. Ad annunciarlo oggi nella sala consiglio dell'Istituto dei tumori di Napoli è stato il direttore dell'Irccsa Antonio Pedicini.

L'iniziativa, curata dagli psiconcologi dell'Area Qualità della Vita, è stata finanziata con i proventi della vendita del calendario 2014 Lacampanianondevemorire.it (circa 10mila euro). Il laboratori occuperanno uno spazio di circa 60 metri quadrati al quinto piano dell'Istituto, in cui tutti i pazienti potranno trascorrere alcune ore in compagnia degli esperti che li affiancano nel percorso terapeutico. Il progetto ha potuto vedere la luce anche grazie alla generosità e alla buona volontà di alcuni ex pazienti del centro che hanno donato attrezzature e messo a disposizione le loro professionalità per i laboratori. Paola Capriotti, titolare di un laboratorio di ceramica artistica nel centro di Napoli che ha donato alla struttura un forno per cuocere la ceramica. "Sono stata operata due volte e proprio nella ceramica ho trovato la forza di andare avanti", ha dichiarato l'ex paziente e ora benefattrice dell'ospedale. Isabella Genova, invece, darà lezioni di taglio e cucito, mentre si progetta di acquistare chitarre, giochi di società e altri materiali per poter intrattenere i pazienti, accompagnando con attività ludiche di supporto il percorso di guarigione.

"L'obiettivo – spiega il direttore generale dell'Irccs – è quello di rendere il soggiorno al Pascale il meno duro possibile. L'iniziativa segue la nascita, già da alcuni anni, di una libreria, di una ludoteca per i figli dei pazienti in terapia e di una sala trucco destinata alle pazienti in attesa della chemio. Progetti che stanno riscuotendo un grosso successo, ma che non avremmo potuto realizzare senza il contributo del volontariato".

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