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Napoli-Legia Varsavia: scontri prima della partita, tifosi polacchi restano nello stadio

Violenti scontri nella notte di mercoledì alla Stazione ferroviaria e poi nel pomeriggio di giovedì a Fuorigrotta, intorno allo stadio San Paolo. A fronteggiarsi prima i tifosi del Legia Varsavia con quelli del Napoli, poi la polizia contro gli ultrà azzurri. Decine i tifosi fermati da ambedue le parti, sequestrato un arsenale di armi all’aeroporto di Fiumicino. Dopo la partita ultrà polacchi tenuti a lungo all’interno dello stadio.
A cura di Redazione Napoli
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Aggiornamento 23.00: Dopo la conclusione della partita di Europa League tra Napoli e Legia Varsavia, preceduta da duri scontri tra ultras delle due diverse fazioni e tra tifosi e polizia, i supporter polacchi sono tenuti all'interno dello stadio San Paolo in attesa che gli spazi vicini all'impianto siano completamente sgombri. Quando la zona sarà ritenuta sicura i tifosi polacchi saranno fatti uscire, scortati dalla polizia.

Scontri iniziati mercoledì notte

Un crescendo iniziato nella notte, nella zona della stazione ferroviaria in piazza Garibaldi: fermi, scontri a macchia di leopardo, ultras polacchi arrivati armati fino ai denti a Roma e a Napoli, pronti a mettere a ferro e fuoco la città e tifosi del Calcio Napoli intenzionati a non ‘farla passare liscia' agli omologhi del Legia Varsavia, la squadra che stasera il club azzurro affronterà in campo nell'ambito dell'Europa League. Nella notte 7 napoletani sono stati arrestati, altrettanti i polacchi in manette. Una decina di persone sono state ferite negli scontri.

Tre ultrà polacchi fermati a Fiumicino

Tre ultrà del Legia Varsavia sono stati arrestati all'aeroporto di Fiumicino, dopo i controlli di polizia. Per loro è stato disposto anche il Daspo. Gli agenti del Commissariato di Fiumicino e della Polaria li hanno tutti identificati e controllati; il capo-ultras si è scagliato contro i poliziotti spintonandoli violentemente e lanciando loro addosso alcuni oggetti. A seguito della perquisizione estesa a tutti i bagagli, gli agenti hanno trovato alcuni manganelli telescopici in acciaio lunghi circa 50 cm, un batticarne in metallo e dei passamontagna, mentre indosso ad un altro tifoso, un tirapugni in metallo. Per tutti e tre gli arrestati inoltre il Questore di Roma ha emesso il provvedimento del Daspo.

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Le armi sequestrate ai tifosi del Legia Varsavia

Nel pomeriggio di giovedì ancora guerriglia

Dopo gli scontri della notte, nel pomeriggio di giovedì nuovo focolaio di violenza: poco prima delle 17 un gruppo di tifosi, armati di mazze e con il volto coperto da passamontagna, si è scontrato contro le forze dell'ordine, in via Giovanni Chiarini, una traversa di piazzale Tecchio, nei pressi dello stadio San Paolo di Napoli. La polizia ha fronteggiato e respinto gli i violenti che cercavano di arrivare nella piazza. Alcuni petardi sono stati esplosi e i commercianti hanno abbassato le saracinesche. In men che non si dica la zona è rimasta deserta. Poco dopo 5 ultrà del Napoli sono stati fermati dalla polizia e portati nel commissariato San Paolo: la polizia ha disperso i tifosi con una carica e i lacrimogeni, stringendoli in piazza San Vitale, sempre a Fuorigrotta. I napoletani volevano intercettare il gruppo di tifosi del Legia Varsavia che stava entrando al San Paolo.

Napoli-Legia Varsavia, la situazione aggiornata fuori al San Paolo

Le forze dell'ordine sono impegnate a tenere libero piazzale Tecchio e le strade immediatamente vicine, per consentire l'arrivo del grosso dei tifosi polacchi attesi allo stadio di Fuorigrotta. Duro il commento dei sindacati di polizia: "Ancora una volta, gli agenti pagano sulla loro pelle il tifo organizzato di coloro che, anziché seguire sportivamente una squadra di calcio, mettono a soqquadro un'intera città. Come già avvenuto a Roma, per i tifosi olandesi, siamo il parafulmine di professionisti del disordine, ma l'organizzazione dell'ordine pubblico non può lasciare sempre e soltanto sulle spalle delle forze di polizia l'onere di sopportare il conto di feriti e devastazioni" dice Michele Zurillo, segretario provinciale Silp Cgil di Napoli. "I poliziotti sono stanchi di subire e non vedere mai puniti e sanzionati chi, scientificamente, arriva con la scusa dello sport per il fine di provocare scontri e tafferugli; si tratta di teppisti e non di tifosi e come tali andrebbero affrontati. Questa città deve solo alla professionalità di uomini, mal pagati e sfiduciati, un tributo di violenze ancora maggiore di quello pagato nell'occasione degli scontri".

Non è la prima volta che i supporter del Legia si rendono protagonisti di duri scontri coi supporter di squadre italiane. Era accaduto anche nel 2013 in occasione di un match con la Lazio in quel di Varsavia.

Ultras condannati a tre anni di reclusione

Sono stati condannati a 3 anni e 1 mese di reclusione gli ultras del Legia Varsavia arrestati dalla Polizia questo pomeriggio a Napoli. Il reato contestato è quello di resistenza e violenza a pubblico ufficiale con l'aggravante di aver commesso il reato in gruppo. i sette ultras polacchi hanno assaltato un'auto con a bordo quattro giovani napoletani e si sono poi scontrati con la polizia. I polacchi sono stati trasferiti nel carcere di Poggioreale.

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