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Napoli, mazzette da avvocati e periti in cambio di sentenze favorevoli: nei guai giudice di pace

I militari della Guardia di Finanza di Torre Annunziata, nella provincia di Napoli, hanno operato questa mattina un sequestro di beni – su ordinanza della Procura di Nocera Inferiore – per un valore complessivo di 1,5 milioni di euro ad un giudice di pace. L’uomo, in accordo con avvocati e periti di parte, in contenziosi riguardanti incidenti stradali, intascava mazzette in cambio di sentenze e risarcimenti favorevoli. Il giudice, insieme ad altre 22 persone, è stato arrestato lo scorso 27 settembre.
A cura di Valerio Papadia
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NAPOLI – Gli uomini della Guardia di Finanza di Torre Annunziata, nella provincia di Napoli, su ordinanza della Procura di Nocera Inferiore, hanno eseguito un sequestro preventivo di beni per un valore di 1,5 milioni di euro nei confronti di A.I., giudice di pace, accusato di corruzione in atti giudiziari. Il giudice di pace, insieme ad altri colleghi, avvocati e consulenti tecnici, 23 persone in tutto, è stato arrestato lo scorso 27 settembre nel corso di una vasta operazione dei militari delle Fiamme Gialle oplontini coordinati dalla Procura di Nocera Inferiore e da quella di Roma che ha svelato un sistema di corruzione consolidato.

Nella fattispecie, il giudice di pace oggetto del sequestro preventivo di beni, così come altri suoi colleghi coinvolti nell'inchiesta, soprattutto nell'ambito di contenziosi riguardo incidenti stradali, intascava mazzette per una sentenza favorevole, il cui importo cambiava in base al risarcimento elargito. Il giudice di pace e l'avvocato di parte, compiacente, designavano insieme un perito anch'esso compiacente al quale affidare la consulenza, che risultava oltremodo favorevole.

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