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Napoli, mette il guinzaglio del cane a compagna che vuole lasciarlo

Terribile episodio di violenza quella accaduto a Napoli, nel quartiere di Chiaia: lei lo lascia, lui la aggredisce in strada a schiaffi e pugni, per poi trascinarla via con il guinzaglio del cane al collo, provocandone lo svenimento. Salvato dall’ira dei passanti per l’intervento della polizia, è stato condannato ad un anno e quattro mesi per direttissima.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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NAPOLI – Un episodio di violenza, l'ennesimo, ai danni di una donna quello avvenuto a via Chiaia, nel cuore della "Napoli bene". E il tutto, ancora una volta, è partito da un uomo che non ha accettato la decisione della propria compagna di lasciarlo, arrivando prima a minacciarla di ucciderle il cane, per poi tentare di strangolarla con il guinzaglio dello stesso animale in strada, dove è stato per fortuna visto da alcuni passanti e fermato dagli agenti della Polizia Municipale.

Inizialmente, quando le forze dell'ordine sono giunte sul posto, l'uomo ha provato a "motivare" il fatto che la donna si trovasse a terra svenuta dando la colpa ad una cronica carenza di ferro. Ma i passanti, che avevano assistito alla scena, hanno dato una versione diversa, con qualcuno che ha provato anche a cercare il "contatto fisico" con l'uomo. Le forze dell'ordine, a quel punto, per sottrarlo all'ira della folla, lo hanno portato prima in un vicino locale pubblico, e poi da là in un ufficio della polizia municipale, dove hanno proceduto all'identificazione e, soprattutto, si è iniziato a fare chiarezza sulla vicenda.

La donna, infatti, portata nel frattempo all'ospedale Cardarelli, aveva spiegato che il suo compagno non era nuovo ad aggressioni e violenze, tanto da arrivare a minacciare di morte perfino il cagnolino di lei, nel caso avesse preso la decisione di lasciarlo. La donna però non si era fatta intimidire e, fatte le valigie e recuperato il proprio animale domestico, si è allontanata da casa. Ma l'uomo, tutt'altro che scoraggiato da questo atteggiamento della donna, l'ha inseguita e raggiunta mentre in via Chiaia aspettava un taxi: a quel punto ha iniziato a strattonarla, a colpirla con schiaffi e pugni, per poi togliere il guinzaglio al cane e stringerlo al collo della donna, trascinandola lungo i Gradoni di Chiaia e provocandone lo svenimento.

I medici del Cardarelli le hanno riscontrato numero traumi causati dall'aggressione dell'uomo, giudicate guaribili con una prognosi di ventuno giorni. Nel frattempo, chiarita la vicenda, il pm di turno ha disposto l'arresto dell'uomo, che è stato quindi processato con il rito per direttissima e condannato ad un anno e quattro mesi di carcere, con annessa misura cautelare del divieto di avvicinamento alla sua compagna, ennesima vittima di violenza familiare.

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