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Napoli, morto il filosofo Gino Capozzi: fu allievo di Edmondo Cione e amico di Longanesi

Si è spento all’età di novant’anni Luigi Capozzi, detto Gino. Fu giornalista, filosofo e docente di Filosofia del Diritto nelle facoltà di Scienze Politiche e di Giurisprudenza alla Federico II di Napoli, dopo aver insegnato la materia all’Università Aldo Moro di Bari e presso l’ateneo di Salerno.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Luigi Capozzi, detto Gino. [Foto / Facebook]
Luigi Capozzi, detto Gino. [Foto / Facebook]

NAPOLI – Si è spento all'età di novant'anni il filosofo Luigi Capozzi, noto come Gino: era stato teorico della praxis ed allievo di Edmondo Cione, a sua volta politico e filosofo napoletano. Capozzi, classe 1928, era stato anche docente di Filosofia del Diritto nelle facoltà di Scienze Politiche e di Giurisprudenza alla Federico II di Napoli, dopo aver insegnato la materia all'Università Aldo Moro di Bari e presso l'ateneo di Salerno.

Sempre a Napoli si era laureato con 110 e lode proprio in Filosofia del Diritto con una tesi su Gentile e Croce, ma prima di iniziare la carriera di docente si cimentò nel mondo del giornalismo, nel quale era entrato ad appena sedici anni. In un articolo, criticò gli eccidi delle foibe che i partigiani jugoslavi del Maresciallo Tito commettevano in Istria, e fu per questo anche indagato per vilipendio a capo di stato straniero. Fondò anche una rivista, "Filosofia dei Diritti Umani/Philosophy of Human Rights", in cui si cimentò come critico cinematografico. Amico di Leo Longanesi, si vantò sempre del suo passato giornalistico e polemista. Molti i libri scritti e tradotti anche l'estero, l'annuncio del decesso è avvenuto quest'oggi da parte della famiglia, e soltanto a cremazione avvenuta.

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