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Napoli, muore al Cardarelli: il corpo lasciato in corridoio, ma l’ospedale smentisce

Incredibile episodio riportato da una testimone: solo dopo alcune ore il corpo sarebbe stato trasferito. Ma la Direzione dell’Ospedale smentisce: “Chi ha riferito l’episodio ha fatto un racconto con un po’ di colore. Apriremo un’inchiesta interna”. “.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Un episodio che ha quasi dell'incredibile quello accaduto in mattinata all'Ospedale Cardarelli di Napoli: un uomo, giunto in codice rosso dal Pronto Soccorso è morto nel corridoio di un reparto, ma il suo corpo sarebbe stato lasciato per alcune ore su una barella in una medicheria, il cui bagno è solitamente utilizzato dai pazienti e dai loro parenti. Un fatto particolarmente grave visto che per poterne usufruirne, le persone sarebbero state costrette a passare davanti alla salma ed ai parenti in lacrime, come riferito da una testimone. Solo dopo alcune ore il cadavere sarebbe stato finalmente trasferito.

Ma dal Cardarelli arriva una feroce smentita. E' Ciro Verdoliva, direttore generale del nosocomio napoletano, a parlare a RaiNews24: "Non riusciamo a comprendere la descrizione che è stata fatta. Il paziente è stato portato in obitorio alle 10.50. Siamo veramente esterrefatti. Sicuramente apriamo un'inchiesta interna, ho già avuto la cartella clinica. Probabilmente le persone non avevano l'orologio puntato all'ora giusta o hanno fatto un racconto, diciamo così, con un po' di colore. Siamo molto dispiaciuti di questo attacco. Da quello che mi hanno raccontato, non è affatto vero".

Questa invece la nota pubblicata alla Direzione Generale del Cardarelli sulla vicenda: "Con riferimento alla notizia pubblicata su alcuni mass media, la Direzione Generale del Cardarelli ritiene doveroso specificare quanto segue: il paziente S.G., arrivato al PS in codice giallo alle ore 16,46 del 29.08.2017 è stato ricoverato in chirurgia d'urgenza alle ore 20,30 della stessa serata", continua la nota, "Il paziente, già in condizioni disperate in quanto la sua patologia di base lo caratterizzava come "paziente in fase terminale", è deceduto alle ore 10,00 di questa mattina dopo assistenza medica e rianimatoria iniziata dalle ore 9,00. Dopo il decesso, al fine di permettere la composizione della salma ed evitare che la stessa restasse nell'area di degenza, come del resto da prassi, si è provveduto al trasferimento nella medicheria del reparto. L'area in questione è inibita ai degenti ed è riservata esclusivamente al personale. La salma è stata poi prelevata alle ore 10,50 e trasportata all'obitorio. Pertanto", conclude la nota, "la salma non è stata mai "appoggiata" nel bagno, come incautamente riportato da alcune testate online né tanto meno per tre ore. Il paziente, come sempre accade al Cardarelli, ha ricevuto il massimo rispetto, nella malattia e, purtroppo, anche nella morte. La direzione strategica provvederà ad intraprendere ogni azione necessaria al fine di evitare che la distorsione dei fatti possa causare un danno di immagine all'azienda ospedaliera".

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