Erano altri tempi, erano probabilmente periodi più poveri ma ricchi di speranza. "Il peggiore dei tempi e il migliore dei tempi", per dirla alla Charles Dickens. Fatto sta che nel 2018 (e negli anni precedenti) Napoli ha dovuto avere a che fare con i vandali e ladri di alberi di Natale nella Galleria Umberto I, quando oltre 60 anni fa un albero, bellissimo, era in piazza Trieste e Trento e nessuno si sarebbe mai azzardato a toccare nemmeno una pallina.
In quel periodo quella che un tempo era chiamata piazza San Ferdinando, non aveva al centro la cosiddetta "Fontana del Carciofo", diventata famosa perché durante le vittorie sportive del Calcio Napoli i tifosi la utilizzavano a mo' di piscina, immortalata dalle telecamere e dai fotografi di tutto il mondo. La fontana, infatti, commissionata dall'allora sindaco, il "Comandante" Achille Lauro, arrivò solo nel 1956.
Dunque per abbellire la rotonda di una piazza strategica per la sua bellezza – alla fine di via Toledo, vicino Galleria, Teatro San Carlo, Palazzo Reale, Via Chiaia e ovviamente piazza Plebiscito, fu installato l'albero. Che era assolutamente bello e signorile e dava lustro al "salotto buono" della città, negli anni Cinquanta. Fu Riccardo Carbone, il primo fotoreporter napoletano, ad immortalare quella scena natalizia e oggi, a distanza di decenni, lo scatto ritorna d'attualità. Merito dell'Associazione dedicata al fotografo, morto nel 1973, che si premura da anni di raccogliere fondi allo scopo di conservare uno dei più grandi patrimoni storici della città: l'archivio degli scatti di Carbone.