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Napoli, nuovi orari per sale giochi e slot machine. I gestori: “A rischio posti di lavoro”

Sono entrati in vigore a Napoli i nuovi orari per sale da gioco (inclusi i centri scommesse) e slot machine. Le prime dovranno essere aperte dalle 9 alle 12 e dalle 18 alle 23. Per videolottery e slot machine le fasce sono 9-12 e 18-20. La decisione del sindaco De Magistris e dell’assessore Panini è stata presa dopo l’approvazione del nuovo regolamento sul gioco lecito, per contrastrare ludopatia e gioco d’azzardo. Protestano però i gestori: “A rischio investimenti e posti di lavoro”.
A cura di F.L.
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Guerra tra il Comune di Napoli e i gestori di sale giochi e slot machine. Motivo del contendere i nuovi orari per queste tipologie di esercizi commerciali, entrati in vigore dallo scorso 17 agosto dopo l'approvazione lo scorso dicembre da parte di Palazzo San Giacomo del nuovo regolamento sul gioco lecito. L'ordinanza del sindaco Luigi De Magistris fissa limiti più restrittivi agli orari di apertura delle sale: quelle da gioco (in cui rientrano anche i centri scommesse) dovranno osservare le due fasce 9-12 e 18-23, mentre l'utilizzo di videolottery e slot machine è consentito dalle 9 alle 12 e dalle 18 alle 20.

Nel case delle sale gioco, i titolari potranno scegliere il proprio orario di attività, ma sempre all'interno delle fasce fissate. In caso contrario, potranno incorrere a multe salate, fino ad arrivare alla chiusura degli esercizi commerciali.

Il motivo dei nuovi limiti viene motivato dal Comune con la lotta alla ludopatia e al gioco d'azzardo. L'assessore al Commercio Enrico Panini ha affermato che il "gioco d’azzardo patologico sta producendo effetti disastrosi, anche documentati scientificamente sulle famiglie e sui minori, e noi abbiamo voluto farcene carico. La difesa della salute per il Comune è un imperativo irrinunciabile".

Non ci stanno però i gestori degli esercizi commerciali in questione. Dopo aver presentato dodici ricorsi contro il provvedimento, che sono stati respinti dal Tar della Campania, i titolari delle sale da gioco hanno chiesto un incontro al sindaco e all'assessore. In una nota del presidente dell'Associazione dei gestori delle scommesse, Pasquale Chiacchio, è scritto che "l'ordinanza, interpretata in maniera cosi restrittiva, risulta eccessivamente penalizzante per le aziende che operano nel mercato regolamentato dallo Stato". Chiacchio sottolinea come siano a rischio "i tanti investimenti e le migliaia di posti di lavoro". Senza contare che i nuovi orari metterebbero a rischio anche "le tradizionali scommesse nelle tre ore che precedono l’orario d’inizio dei match di Serie A, quando sarà ripristinato il fischio d’inizio di molte gare alle 15".

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