Napoli, padre (vivente) dona un rene alla figlia: è il primo intervento in 15 anni

NAPOLI – Non ci ha pensato due volte: un uomo napoletano di 56 anni ha deciso di donare un rene a sua figlia, una ragazza di 26 anni alla quale è stata diagnosticata una insufficienza renale: a breve, per la ragazza sarebbe iniziata la dialisi. Era dal 2003, ben 15 anni fa, che a Napoli non veniva effettuato un trapianto di rene da un donatore vivente. L'intervento è stato effettuato, con successo, al Policlinico della Federico II, proprio l'ospedale in cui 15 anni fa era stato effettuato l'ultima operazione del genere. L'intervento è stato effettuato dalla equipe del professor Michele Santangelo, direttore della Uoc di Chirurgia Generale e dei Trapianti di Rene del nosocomio partenopeo. Al 56enne il rene è stato espiantato in laparoscopia: l'uomo è stato dimesso rapidamente. Anche la ragazza, dopo il trapianto, ha recuperato velocemente: grazie all'operazione, potrà evitare la dialisi.
"Il trapianto da vivente è una procedura che esiste da tempo, ma l'ultimo eseguito alla Federico II e in Campania risale al 2003. Poi, purtroppo, problematiche di ordine organizzativo e legate al mancato rinnovo dell'autorizzazione hanno costretto alla sua sospensione. Oggi, grazie a una minuziosa organizzazione, ad una perfetta integrazione tra le diverse competenze chiamate in campo, alla definizione di percorsi clinico-assistenziali particolarmente articolati ed all'acquisizione di competenze nelle tecniche chirurgiche mininvasive è stato possibile riattivare questa importantissima procedura" ha detto il dottor Santangelo che, insieme alla sua equipe, sta riorganizzando l'attività di trapianti da donatori viventi al Policlinico della Federico II.