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Napoli, per il Capodanno 2018 arriva il botto “Kim ‘o coreano”

Il potente ordigno “dedicato” al leader nordcoreano è particolarmente pericoloso a differenza di quello intitolato a Dries Mertens, attaccante del Napoli e che consiste in un innocuo botto colorato.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Si avvicina Capodanno e, come sempre, inizia a proliferare la vendita dei botti, sia quelli legali sia quelli illegali. Particolarmente "allarmanti", questi ultimi, perché privi di ogni garanzia di sicurezza possono causare danni pazzeschi a cose e persone. A Napoli, poi, si unisce a questo triste fenomeno la sfrenata fantasia partenopea, che come sempre "genera" delle vere e proprie "bombe" artigianali.
In principio, negli anni Ottanta, nacque la "bomba Maradona", seguita da quella dedicata ad Antonio Careca all'inizio degli anni Novanta (quest'ultima accompagnata anche dal coro da stadio "Caré, Caré, Caré, tira la bomba, tira la bomba"). Poi venne, con il nuovo Millennio, il razzo Bin Laden e così via, in una lunga "striscia" di invenzioni che uniscono la cronaca ai botti illegali. Quest'anno, il "personaggio" scelto è Kim Jong-un, il "Leader supremo della Repubblica Popolare Democratica di Corea", definito anche come "Brillante Compagno", e di fatto dittatore della Corea del Nord dal 2011, e che in napoletano è stato ridenominato "Kim ‘o coreano". Un petardo, quello "dedicato" al leader nordcoreano, particolarmente pericoloso a differenza di quello dedicato a Dries Mertens, attaccante del Napoli a cui è stato dedicato un innocuo botto colorato.

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