Napoli, picchia la moglie e la deruba all’interno della Stazione Centrale
Un violento diverbio con la moglie, arrivando a rapinarla: la donna è stata così costretta a denunciare il consorte non solo per le aggressioni subite, ma anche per aver subito una rapina dall'uomo. Il tutto è avvenuto all'interno della Stazione di Napoli Centrale, nella giornata di ieri, martedì 18 febbraio: la donna, una cittadina italiana di trent'anni, si era incontrata con il marito, un cittadino tunisino di 56 anni, all'interno dello scalo ferroviario partenopeo ed avrebbe avuto con lui una violenta lite, l'ennesima secondo quanto raccontato dalla donna alle forze dell'ordine, culminata con schiaffi e pugni, oltre ad ingiurie di vario tipo. Ma stavolta, l'uomo non si sarebbe "accontentato" di questo.
Ad un certo punto, infatti, le ha preso dalle tasche del cappotto il telefono cellulare, il portafoglio con all'interno 450 euro in contante ed una carta Postepay, con ancora parte del reddito di cittadinanza erogato in suo favore sul proprio conto. La donna, dopo che il marito è andato via, ha raggiunto quindi una pattuglia di poliziotti all'interno della stazione, raccontandogli l'accaduto. Gli agenti, grazie alle indicazioni fornite dalla donna, sono riusciti a rintracciare il marito e bloccarlo. Durante la denuncia, la donna ha quindi spiegato che il clima di violenza perdurava da tempo, dovuti anche ad una difficile condizione economica, tanto da essere stata costretta ad abbandonare il tetto coniugale. Affidata la donna ai servizi sociali come da procedura per i casi di "codice rosso", gli agenti hanno quindi formalizzato l'arresto dell'uomo, che ora dovrà rispondere davanti all'autorità giudiziaria di rapina.