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Napoli, ragazzini spaccano i vetri di un autobus: ferita una passeggera

Ancora un vandalismo su un autobus dell’Azienda Napoletana Mobilità. Una banda di ragazzina si aggrappa alle maniglie del vetro superiore, facendolo spaccare in mille pezzi prima di scappare. La donna è rimasta ferita alle mani ed al capo ed è stata portata in ospedale per le cure del caso, dopo che l’autista ha fermato il mezzo e chiamato il 118.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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L'interno dell'autobus in servizio sulla linea C12 dell'Azienda Napoletana Mobilità dopo i vetri sfondati da un gruppo di ragazzini.
L'interno dell'autobus in servizio sulla linea C12 dell'Azienda Napoletana Mobilità dopo i vetri sfondati da un gruppo di ragazzini.

Ennesimo episodio di vandalismo nei confronti di un autobus del trasporto pubblico di Napoli. Lo ha segnalato il sindacato USB: attorno alle 17 di oggi pomeriggio, uno dei nuovi mezzi sulla linea C12 che da Pianura arriva fino alla Riviera di Chiaia, è stato preso di mira da un gruppo di ragazzini. Poco distante dallo stazionamento di via Picasso, nel cuore di Pianura, i ragazzini si sono aggrappati alle maniglie di apertura della finestra di vetro superiore, spaccandola prima di darsi alla fuga.

Ferita una passeggera: i vetri rotti, infatti, l'hanno raggiunta alle mani alla testa, costringendo la povera donna ad essere soccorsa dal personale sanitario di un'ambulanza del 118, chiamata dall'autista del mezzo, costretto a sua volta a interrompere il servizio, con evidenti disagi anche per gli altri passeggeri lungo la tratta e per il trasporto pubblico partenopeo. Rabbia da parte dei sindacati dei lavoratori, che da tempo denunciano questi episodi e lamentano scarsa sicurezza per il personale di bordo oltre che per i passeggeri. Marco Sansone, sindacalista del coordinamento regionale Usb, ha spiegato che "i conducenti degli autobus dell'Azienda Napoletana Mobilità sono assolutamente abbandonati e privi di qualsiasi forma di sicurezza. Ormai gli atti vandalici verso i mezzi aziendali e le aggressioni al personale front line, non si contano più.

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