Napoli, ragazzino armato di coltello fermato vicino a una scuola a Capodimonte
Si aggirava vicino a una scuola di Capodimonte, a Napoli, con il volto parzialmente coperto da uno scaldacollo e da un cappellino da baseball e armato di coltello. Protagonista un ragazzino di soli 15 anni, che è stato notato da un poliziotto libero dal servizio, che ha poi avvertito i colleghi. Non è chiaro cosa ci facesse l'adolescente vicino all'istituto scolastico: gli agenti della sezione volanti del commissariato di San Carlo Arena, avvertiti dal loro collega, lo hanno fermato e portato in questura. Dai controlli è emerso che il giovane era in possesso di un coltello di tipo butterfly (o a farfalla): si tratta di un particolare modello di arma da taglio che presenta un'impugnatura sdoppiabile – in questo caso lunga 13 centimetri – che si utilizza per ricoprire la lama, che nel caso del coltello in questione era lunga dieci centimetri. Il ragazzino è stato denunciato a piede libero per il possesso dell'arma e affidato alla madre, mentre il coltello è stato sequestrato.
Minori armati a Napoli: un altro caso in mattinata
Si tratta del secondo caso di minorenni trovati armati nel capoluogo campano nella stessa giornata. In mattinata alcuni militari dell'Esercito, impegnati in controlli sul territorio in piazza Garibaldi, dove si trova la stazione Centrale di Napoli, hanno notato tre ragazzini tra i 12 e i 14 anni che si aggiravano armati per strada. I militari e gli agenti della polizia di Stato hanno fermato i tre, sequestrando il piccolo arsenale con cui andavano in giro: una tenaglia, un coltello multiuso e un machete. I giovanissimi sono stati segnalati all'autorità giudiziaria competente e trasferiti in un centro di prima accoglienza. I due diversi episodi testimoniano come il problema della microcriminalità giovanile nel capoluogo campano sia particolarmente diffuso, come d'altronde evidenziato anche dai gravi casi di cronaca avvenuti negli scorsi mesi.