Napoli, ragazzo muore all’Ospedale del Mare dopo una terapia a base di psicofarmaci
Un giovane di 25 anni è deceduto mentre era ricoverato all'Ospedale del Mare in circostanze da chiarire: si sarebbe sentito male in seguito a una massiccia somministrazione di psicofarmaci, a trovarlo ormai senza vita è stato un inserviente che si occupava della distribuzione dei pasti. La segnalazione arriva da Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale dei Verdi e membro della commissione Sanità. Il decesso risale alla mattina di oggi, 9 aprile. “I contorni della vicenda appaiono nebulosi in quanto, secondo quanto riferito dai genitori – dice Borrelli – si trattava di una persona sana che non aveva mai sofferto di problemi fisici in precedenza. Per questa ragione abbiamo chiesto l’avvio di un’inchiesta interna alla direzione dell’ospedale e della Asl Napoli 1 per fare piena luce sulle cause del decesso”. Nella denuncia i genitori ripercorrono gli ultimi giorni del ragazzo, che di recente era stato per lavoro a Milano e successivamente si era spostato a Genova. Era tornato a Napoli il 28 marzo e aveva ripreso ad aiutarlo nella sua attività di ristorazione. Quel giorno, però, l'uomo, vedendolo troppo agitato, l'aveva rimandato a casa. In serata aveva dato in escandescenze e i genitori avevano chiamato il 118. Trasportato prima al San Giovanni Bosco, era stato trasferito all'ospedale di Sessa Aurunca per l'assenza di posti letto e lì sarebbe stato sottoposto a una massiccia terapia a base di psicofarmaci.
Il 1 aprile era stato trasferito all'Ospedale del Mare; i medici avrebbero voluto dimetterlo il 4 ma, su suggerimento del padre, avevano acconsentito a prolungare il ricovero per fargli smaltire i farmaci assunti. Le sue condizioni sembravano in miglioramento ma questa mattina è stato trovato senza vita. “Secondo i genitori – conclude Borrelli – sarebbe ipotizzabile l’imperizia da parte del personale medico come causa del decesso, occorre dunque un’inchiesta interna per ricostruire la vicenda e fare luce”. I genitori hanno sporto denuncia ai carabinieri.