Napoli, ragazzo sordo cacciato di casa alla Vigilia di Natale perché gay
NAPOLI – Ennesimo caso di intolleranza quello vissuto da un ragazzo di venticinque anni napoletano, cacciato di casa semplicemente perché omosessuale. Lo ha fatto sapere l'associazione i Ken, che da sempre si occupa di queste tematiche: il giovane, non udente, ha dovuto chiedere aiuto alla Vigilia di Natale dopo essersi ritrovato da solo in strada, bisognoso d'aiuto.
Il venticinquenne napoletano è stato cacciato fuori di casa dalla sorella e dal cognato alla Vigilia di Natale, senz'altra motivazione se non quella di un orientamento sessuale considerato evidentemente "diverso" dai propri familiari. Una storia, a pochi giorni dal 2019, di cui francamente non si sentiva proprio il bisogno, in una Napoli che nel frattempo si indigna per i cori razzisti verso Koulibaly ma che sembra a volte dimenticare i propri stessi figli, considerati di "serie B" solo per un orientamento sessuale "non tradizionale".
Intanto il giovane, fanno sapere da i Ken, è stato affidato al Rainbow Center Napoli, che lo ospita nelle ore diurne con i propri volontari, mentre grazie all'intervento di Simona Marino, delegata comunale alle Pari Opportunità, è stata trovata immediatamente una sistemazione temporanea per il pernottamento con un letto, un pasto ed una prima colazione. "Un ragazzo dolcissimo e con una grande dignità", hanno spiegato ancora da i Ken Onlus, che sta cercando ora di sensibilizzare ulteriormente l'opinione pubblica su un problema come quello dell'intolleranza che sembra continuare a diffondersi anche durante le feste natalizie.