Paura per Arkadiusz Milik, l'attaccante polacco del Napoli: il calciatore azzurro è stato infatti rapinato ieri sera al termine del match di Champions League tra gli azzurri ed il Liverpool, mentre stava rientrando nella propria abitazione a Varcaturo, frazione costiera del comune di Giugliano in Campania dove il calciatore ventitreenne, arrivato a Napoli nell'estate 2016, vive attualmente.
Stando alle prime ricostruzioni, il calciatore si trovava nella propria automobile attorno alle due di notte, al rientro dopo il match vinto contro il Liverpool allo scadere, quando sarebbe stato avvicinato in via Ripuaria, a Varcaturo, dinanzi il cancello di casa, da due persone a bordo di uno scooter, con i volti travisati dai caschi integrali. A quel punto, i due hanno estratto una pistola puntandola contro Milik che era nella vettura, in compagnia della fidanzata, minacciando l'attaccante del Napoli ed intimandogli di consegnare l'orologio che aveva al polso. Il bottino era ghiotto: un Rolex modello "Daytona", dal valore di ben 27mila euro, quindi presumibilmente impreziosito con oro nel cinturino e da brillanti nel quadrante. I due sono poi scappati, sempre a volto scoperto, in direzione Licola. Sulla vicenda indaga la polizia. Il calciatore ha denunciato alla polizia il tutto, ma non ha saputo fornire dettagliate descrizioni dei suoi rapinatori dato l'orario e anche la stanchezza post match.
La storia delle rapine ai calciatori del Napoli
Non è la prima volta che i calciatori del Napoli sono vittime di furti e rapine. Qualche anno fa una serie di atti delinquenziali ai danni degli atleti della SSC Napoli portò ad una serie di indagini dai risvolti inquietanti. L'ex centrocampista azzurro Camillo Zuniga derubato, poi toccò a Behrami, Hamsik e alle mogli di altri calciatori, tra i quali Aronica e il ‘Pocho' Lavezzi: le indagini ipotizzarono una regia comune per intimidire i calciatori.