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Napoli-Roma, tifosi romanisti onorano la tomba di Ciro Esposito

“Quattro romanisti mi hanno chiesto di accompagnarli al cimitero, ho ancora i brividi”. Parla il tassista che ha scortato i quattro ragazzi sulla tomba di Ciro Esposito, il tifoso napoletano morto in seguito agli spari che lo colpirono negli scontri tra tifoserie per la finale di Coppa Italia lo scorso 3 maggio.
A cura di An. Mar.
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Ho ancora i brividi, confessa il tassista che ha scortato i quattro tifosi romanisti sulla tomba di Ciro Esposito, il tifoso napoletano morto dopo circa cinquanta giorni di agonia in seguito al ferimento avvenuto durante gli scontri per la finale di Coppa Italia Fiorentina-Napoli, avvenuti a Roma lo scorso 3 maggio. "Quattro romanisti mi hanno chiesto di accompagnarli al cimitero per onorare la tomba di Ciro Esposito – racconta il tassista Ciro, intervenuto in diretta alla trasmissione radiofonica La Radiazza in onda su Radio Marte. "Li ho aspettati anche all'uscita – continua – erano tre ragazze e uno ragazzo. Li ho prelevati alla stazione Campi Flegrei. Non appena saliti a bordo mi hanno subito chiesto di accompagnarli al cimitero dov'è seppellito Ciro. Vi confesso che ho ancora i brividi, non me l'aspettavo. Erano ragazzi tranquilli. Ho subito contattato Radio Marte per conoscere l'ubicazione del tumulo. Non ricordavo se fosse alla Doganella o Secondigliano. L'istinto mi ha portato al secondo cimitero. Sono stato fortunato, era proprio quello". I ragazzi sono in città per assistere alla partita Napoli-Roma che si giocherà sabato sera al San Paolo e in vista della quale si temono scontri e rappresaglie tra le due tifoserie nel solco dei gravissimi fatti di Roma. Le forze dell'ordine sono già in stato di allerta.

Napoli-Roma, parla la mamma di Ciro

"Sono un po' ansiosa, ma è un'ansia positiva. Domani spero di vivere una grande festa, con cori per Ciro". Parla Antonella Leardi, madre di Ciro Esposito, alla vigilia dell'anticipo di campionato tra Napoli e Roma. "Domani arriverà la mia nipotina da Brescia, che non vedo da 5 mesi, e probabilmente non sarò allo stadio, ma non è detta l'ultima parola – ha detto la signora Leardi su Radio Sportiva – Sicuramente i tifosi avranno organizzato qualcosa di bello, non ho parlato con i capi dei tifosi ma ne sono sicura. La decisione di vietare la trasferta e' stata presa dalle autorità e non la discuto. Mi è' dispiaciuto, però, perché per un tifoso non seguire la propria partita è un dispiacere. Spero di vedere la prossima volta al San Paolo i tifosi della Roma. Ho conosciuto sul web molti tifosi che mi danno la forza di andare avanti, mi chiamano mamma Antonella, li sento molto vicini. Dopo la morte di mio figlio il mio unico obiettivo è che quello che è accaduto non accada mai più nel mondo del calcio".

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