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Napoli, rompono le cassette della posta per rubare le mascherine

I ladri alla ricerca delle mascherine della Regione Campania distribuite da Poste Italiane: a quanto apprende Fanpage.it ieri nel rione Vasto, nel centro di Napoli, sono state scassinate le cassette postali di un condominio per rubare i dispositivi di protezione gratuiti; ha ricevuto la consegna soltanto chi era andato incontro al postino e le aveva ritirate di persona.
A cura di Nico Falco
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Le cassette della posta rotte, le mascherine scomparse. È la brutta sorpresa che si è trovata davanti una donna che vive in una traversa di piazza Nazionale, nel rione Vasto, nel centro di Napoli. Qualcuno aveva aspettato il postino e, subito dopo la consegna, ha scassinato le cassette e ha rubato tutto. A quanto apprende Fanpage.it si sono salvati solo i condomini che avevano visto arrivare il postino e gli sono andati incontro. La scoperta nel pomeriggio di ieri, 23 aprile, quando la donna è uscita di casa per fare la spesa.

Le mascherine rubate sono quelle della Regione Campania, in tessuto non tessuto, che in questi giorni vengono consegnate gratuitamente tramite Poste Italiane, in confezione da due; in distribuzione ci sono 4 milioni di mascherine, poi partirà la consegna di un altro carico uguale. La distribuzione era partita il 22 aprile ad Avellino, Benevento e Caserta, ieri è toccato a Napoli e oggi, 24 aprile, sarà la volta di Salerno; da lunedì 27 aprile verranno distribuite nei comuni non capoluogo con oltre 10mila abitanti.

Altre segnalazioni di furti arrivano da diverse aree di Napoli, come a Calata Capodichino, ma anche da altre città: a Caserta, come racconta l'ex sindaco Pio Del Gaudio attraverso il proprio profilo Facebook, le mascherine sono state rubate in diversi rioni, sempre scassinando le cassette dove erano state lasciate dai postini.

I furti mostrano una delle falle del sistema ideato per la consegna, che così concepito rischia di lasciare fuori chi non ha possibilità di uscire di casa e le persone più deboli o in difficoltà economiche. In una situazione normale sarebbe impensabile che qualcuno rompa delle cassette postali per rubare dispositivi da pochi euro ma utili per limitare la diffusione del coronavirus, ma nelle scorse settimane le mascherine sono diventate il nuovo oro: introvabili, vendute a dieci euro e oltre, prodotte in laboratori clandestini e contraffatte, addirittura vendute sulle bancarelle per strada come se fossero sigarette di contrabbando.

Ieri Federfarma Napoli ha annunciato che metterà in vendita le mascherine a prezzi calmierati e fissi per tutti i punti vendita: 1,30 euro per quelle chirurgiche e 5 euro per quelle FFP2/Kn95, in modo da abbattere i prezzi ed evitare le speculazioni che ci sono state nei giorni scorsi.

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