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Napoli-Sampdoria, coppia di fidanzati aggredita e rapinata fuori allo stadio dopo il match

È il ragazzo, in una lunga lettera piena di rammarico, a denunciare l’episodio, accaduto al termine della partita di sabato sera tra il Napoli e la Sampdoria. I due avevano raccolto un pallone lanciato in curva dal capitano azzurro Marek Hamisk.
A cura di Valerio Papadia
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È amaro e pieno di risentimento lo sfogo che un tifoso del Napoli ha affidato ad una lettera indirizzata al portale Il Napolista dopo la partita disputata sabato sera tra la squadra azzurra e la Sampdoria. Come racconta il ragazzo, lui e la fidanzata, al termine del match, sono stati aggrediti e rapinati da un gruppetto di malviventi all'esterno dello stadio San Paolo. I due avevano raccolto un pallone lanciato in curva dal capitano del Napoli, Marek Hamsik. Il ragazzo, poi, conclude il suo sfogo – e questa è la parte più amara – denunciando l'indifferenza di coloro che hanno assistito alla scena senza muovere un dito.

Hamsik, il Capitano, si fa passare un pallone, lo lancia verso la Curva B, ma sbatte contro la ringhiera e cade giù nel settore dov’ero io e la mia fidanzata. Lei lo raccoglie, e come due bambini, contenti di aver ricevuto questo regalo, ci incamminiamo verso l’uscita. E lì accade il putiferio. Un gruppo di ‘tifosi' – se si possono definire così – si avvicinano ed iniziano ad intimorirci con frasi non molto cordiali. Iniziamo ad accelerare il passo, ma ci raggiungono, ci circondano, ci affrontano e con un pugno sferrato alla mia ragazza sul muso, ed un paio di calci contro di me, ci sottraggono il nostro trofeo, la nostra vittoria, il pallone calciato dal capitano Hamsik.

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