Napoletani scomparsi in Messico, nuovo mistero: adesso sono scomparsi anche i poliziotti
Il mistero dei tre napoletani scomparsi in Messico rischia ora di diventare un vero e proprio intrigo internazionale. Dopo la notizia che trentatré poliziotti locali fossero stati indagati per la loro scomparsa, con tre di loro che sarebbero addirittura stati arrestati ed un quarto ricercato, è arrivato come un fulmine a ciel sereno la notizia che il capo della polizia locale è misteriosamente scomparso da martedì scorso.
"Non si trova da nessuna parte", ha spiegato Roberto López Lara, segretario del dipartimento di stato in relazione ad Hugo Enrique Martínez Muñiz, il capo della polizia municipale di Tecalitlán. Le ultime notizie su di lui risalgono a martedì: da allora, nessuno è più riuscito a mettersi in contatto con lui. E come lui, sarebbero scomparsi anche i trentatré poliziotti indagati per la sparizione dei tre napoletani.
Ufficialmente, sarebbero a Guadalajara per un corso di formazione, come spiegato dal sindaco di Tecalitlán. Ma anche in questo caso, il mistero si infittisce. Anche perché la Farnesina non ha ancora confermato l'arresto dei tre poliziotti, e la sensazione è che il caos lungo l'asse Messico-Italia stia prendendo il sopravvento, con notizie diffuse dagli organi di stampa locali che rischiano di intralciare il lavoro delle forze dell'ordine.
La zona dove i tre napoletani sono scomparsi è considerata un feudo del cartello "Nueva Generación" di Jalisco, una delle organizzazioni criminali più potenti dell'intero Messico. E non sarebbe raro, a quanto riportato dai media messicani, che gli agenti della polizia locale agiscano al servizio di tali gruppi. E non bisogna dimenticare che il Messico ha una lunghissima tradizione di "desaparecidos": negli ultimi due anni, sono scomparsi senza lasciare traccia più di ventisettemila persone, pari ad un intero quartiere di Napoli.