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Napoli, scoperti 86 falsi invalidi: i soldi delle pensioni servivano al clan

Ritiravano i soldi delle pensioni di invalidità, che venivano poi destinati alle famiglie degli affiliati al clan Mallardo, operante nella zona a nord di Napoli. 33 persone sono finite agli arresti domiciliari, mentre alle restanti 53 sono stati notificati avvisi di garanzia. Tra loro anche tre funzionari del Comune di Giugliano in Campania.
A cura di Valerio Papadia
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Il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Napoli ha sgominato un vero e proprio giro di pensioni di invalidità ottenute in maniera fraudolenta. Nei guai sono finite 86 persone, 33 sottoposte al regime cautelare degli arresti domiciliari e le restanti 53 a cui sono stati notificati altrettanti avvisi di garanzia. La truffa era organizzata dal clan Mallardo, operante soprattutto nel Comune di Giugliano in Campania e nel centro di Napoli.

Le indagini dei Finanzieri e della Dda (Direzione distrettuale antimafia) di Napoli hanno scoperto il meccanismo truffaldino. Il clan Mallardo ha ottenuto le 86 pensioni di invalidità falsificando i documenti necessari, con la complicità di tre funzionari del Comune di Giugliano, finiti a loro volta tra i denunciati. I soldi derivati dalle pensioni servivano al clan per il pagamento delle cosiddette "mesate", i pagamenti mensili elargiti alle famiglie degli affiliati che sono detenuti. Una piccola parte dei soldi poi rimaneva alle persone alle quali erano state intestate le pensioni, ottenendo così anche una sorta di consenso popolare sul territorio. La Dda ha stimato che il danno economico perpetrato nei confronti dell'Inps si aggiri intorno ai 9 milioni di euro.

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