Napoli, sequestrati farmaci cinesi ‘anti coronavirus’ e mascherine false
In Cina viene usato come farmaco anti Covid-19, fa parte della medicina tradizionale cinese. Si tratta di un mix di estratti di piante che in Italia non può essere commercializzato né somministrato in quanto non fa parte dei prodotti autorizzati dall'AIFA, l'Agenzia Italiana del Farmaco, perché non ci sono studi che ne dimostrino l'efficacia con rigorosità scientifica. Le Fiamme Gialle ne hanno trovate circa 5mila confezioni in casa di un cittadino cinese, che le avrebbe importate dalla Cina con l'intenzione di rivenderle ai propri connazionali; ogni scatola di Lianhua Qingwen costa dai 7 ai 9 euro, il ricavato sarebbe stato quindi di almeno di 40mila euro.
I militari del Gruppo Pronto Impiego del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli sono arrivati al carico di farmaci dopo un controllo su strada, nel corso di accertamenti su un cittadino cinese che era stato fermati nei pressi di un grosso esercizio commerciale di Ponticelli. Il 39enne si era più volte contraddetto sui motivi per cui fosse uscito di casa, così le fiamme gialle hanno deciso di ispezionare la sua automobile e successivamente la sua abitazione. In casa gli hanno trovato i farmaci, che sono illegali in Italia in quanto non esiste il via libera dell'Aifa e non sono quindi ritenuti sicuri né è provata l'efficacia.
L'uomo è stato trovato in possesso anche di 24mila mascherine, sulle quali era riportato un falso marchio di conformità europea: invece di quello, era stato apposto il CE che sta per China Export, stampato in modo molto simile proprio per trarre in inganno. L'uomo è stato denunciato all'Autorità Giudiziaria per commercializzazione abusiva di medicinali, vendita di prodotti con segni mendaci e ricettazione, ed è stato sanzionato e segnalato al Prefetto per lo spostamento senza valida motivazione.